L’idea per una serie di articoli relativi alle principali zoonosi mi è venuta in mente perché spesso si creano facili allarmismi: si sente parlare di una determinata malattia che può essere una zoonosi, ma di fatto non si conosce nulla su questa malattia né sulle modalità di contagio. Ecco perché secondo me conviene saperne qualcosa di più. Oggi andremo a vedere la toxoacariasi, ovvero una malattia cronica tendenzialmente non grave che può colpire adulti e bambini. In pratica è provocata dalla migrazione in organi e tessuti delle forme larvali degli ascaridi Toxoacara canis e Toxoacara cati, agenti della comune ascaridosi in cani e gatti.
Fondamentalmente l’uomo contrae la toxoacariasi perché tocca a mani nude feci di cani e gatti e si mette poi le suddette mani in bocca, non lavate: quindi la trasmissione è oro-fecale. Direi che le norme igieniche di base dovrebbero garantirci una certa sicurezza, tuttavia non è detto che queste larve non si trovino nel terreno.
Quindi le larve penetrano per via orale, il periodo di incubazione dura da qualche settimana a mesi, le uova si schiudono nell’intestino, nascono le larve che migrano perforando la parete intestinale, viaggiano nella circolazione sistemica e invadono l’organismo, con predilezione per il sistema nervoso centrale, l’occhio, il fegato, i polmoni e il cuore.
I sintomi della toxoacariasi nell’uomo sono:
Di ascaridi in cane e gatto abbiamo già abbondantemente parlato, qui rinnoviamo solo i concetti base. Toxoacara canis, Toxoacara cati e Toxascaris leonina sono nematodi, vermi rotondi che parassitano l’intestino dei nostri pet. Sono i classici vermi dei cuccioli e dei gatti, di aspetto simile a lunghi spaghetti e il loro ciclo vitale presenta alcune interessanti peculiarità:
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Qole