
[mp-video id=”175970″ title=”Camoscio dell’appennino verso l’estinzione” content=”Conosciamo da vicino il camoscio dell’appennino, un animale che purtroppo si avvia verso l’estinzione ” provider=”youtube” image_url=”https://media.petsblog.it/8/891/hqdefault-jpg.png” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=INNplKu-BiQ” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTc1OTcwJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9JTk5wbEt1LUJpUT9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhY2NlbGVyb21ldGVyOyBhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhOyBneXJvc2NvcGU7IHBpY3R1cmUtaW4tcGljdHVyZSIgYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTc1OTcwe3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNzU5NzAgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNzU5NzAgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Anche il camoscio appenninico rischia l’estinzione.
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Probabilmente entro 50 anni il numero di esemplari appartenenti a questa specie potrebbe ridursi significativamente. a spiegarlo sono stati i membri dell’Università di Siena e dell’Università di Pavia, i quali hanno condotto uno studio proprio nell’habitat storico del camoscio appenninico, ovvero il Parco Nazionale dell’Abruzzo.
Tramite i loro esami, gli esperti sono giunti alla conclusione che entro il 2070 si registrerà una forte riduzione del numero di esemplari appartenenti a questa specie. Il motivo è presto detto, ed è sempre lo stesso. L’aumento delle temperature sta cambiando l’habitat naturale di questa e di molte altre specie animali, mettendo a dura prova le loro capacità di sopravvivenza.
Le montagne sono habitat fortemente stagionali, che richiedono adattamenti speciali per gli animali selvatici e la dinamica della popolazione degli erbivori di montagna è in gran parte determinata dalla disponibilità di ricche risorse alimentari per sostenere l’allattamento e lo svezzamento durante l’estate.
L’aumento delle temperature sta facendo anticipare la stagione vegetativa, riducendo la quantità di cibo a disposizione per questo animale. Come se non bastasse, gli esperti spiegano che questo particolare animale è affetto da
una variabilità genetica molto ridotta, forse determinata in passato da lunghi periodi vissuti a basso numero, che può renderlo ancor meno capace di reagire a rapidi cambiamenti ambientali rispetto ad altre specie di erbivori di montagna
Entro il 2070 potremmo assistere dunque a un aumento della mortalità invernale dei piccoli di camoscio che va dal 28 al 95%, portando sull’orlo dell’estinzione anche questo splendido animale.
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via | Ansa