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Cytauzoonosis nel gatto: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a vedere un’altra malattia parassitaria dei felini? Ecco la Cytauzoonosis nel gatto, scopriamo cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Cytauzoonosis nel gatto: cause, sintomi e terapia

Cytauzoonosis nel gatto – La Cytauzoonosis nel gatto è una patologia parassitaria che colpisce solamente i gatti ed è provocata dal Cytauxzoon felis. Precisiamo subito che non colpisce assolutamente gli uomini, è un problema proprio solo del gatto. La malattia prevede un vettore, di solito le zecche. Diciamo subito che è una malattia molto diffusa negli Stati Uniti, anche se va molto a zone: le zone sud-est e centrali sono le più colpite, soprattutto da marzo a settembre quando ci sono i vettori che la trasmettono.

Cytauzoonosis nel gatto: cause e ciclo vitale del parassita

I gatti si infettano con C. felis quando le zecche inoculano gli sporozoiti durante il pasto di sangue. I protozoi infettano i monociti e cominciano a replicarsi fino a formare gli schizonti che si rompono e rilasciano i merozoiti che entrano negli eritrociti e che possono essere evidenziati nello striscio di sangue. Questo vuol anche dire che la riproduzione asessuata di C. felis avviene dell’ospite felino, mente quella sessuata avviene nelle zecche vettori.

Negli Stati Uniti la zecca vettore principale è la Amblyomma americanum, ma pare che anche la Dermacentor variabilis sia responsabile della trasmissione della malattia. Negli Stati Uniti il grosso problema è rappresentato dai gatti selvatici e dai felini selvatici in generale che finiscono per diventare serbatoio della malatti.

E’ stata ipotizzata anche una trasmissione diretta a seguito di trasfusioni di sangue, la contaminazione iatrogena tramite l’uso di aghi contaminati o strumenti chirurgici o anche tramite ferite da morso.

Cytauzoonosis nel gatto: sintomi

I sintomi in gatti con Cytauzoonosis sono:

  • febbre alta che nelle fasi terminali diventa ipotermia
  • dispnea
  • depressione
  • disidratazione
  • anoressia
  • anemia
  • ittero
  • coma
  • morte

La morbilità e la mortalità della Cytauzoonosis nel gatto sono entrambe alte. I gatti spesso si presentano con complicanze come CID e shock e la mortalità arriva dopo una settimana dallo sviluppo dei primi sintomi. Sempre parlando di mortalità, dipende molto dal ceppo di C. felis coinvolto e considerate che anche con una terapia aggressiva e immediata la mortalità è del 50%.

Dopo l’infezione da zecche, il C. felis può essere ritrovato nello striscio ematico da 1 a 3 settimane dopo. Gli stadi gravi della malattia sono probabilmente causati dalla presenza dei grandi schizonti nei macrofagi che finiscono per ostruire il flusso sanguigno soprattutto a livello polmonare e che provocano CID e shock.

Cytauzoonosis nel gatto: diagnosi e terapia

La diagnosi di Cytauzoonosis nel gatto prevede una serie di esami del sangue (anemia non rigenerativa, leucopenia, trombocitopenia, aumento degli enzimi epatici e ipoalbuminemia) e la conferma col ritrovamento del C. felis nello striscio di sangue. Gli schizonti possono essere trovati a livello splenico, linfonodale o nell’aspirato midollare. O durante la necroscopia in questi organi e polmone. Non esistono invece test sierologici per C. felis, anche se alcuni laboratori stanno provando con la PCR.

La terapia per la Cytauzoonosi nei gatti prevede l’uso di diversi farmaci come atovaquone, azitromicina, imidocarb con premedicazione con atropina. Nei casi gravi si può ricorrere alla trasfusione di sangue. Alcuni protocolli associano anche enrofloxacina. E bisogna attuare una terapia di sostegno aggressiva, tenendo però conto che anche facendo tutto il possibile la mortalità rimane alta.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

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