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Gattari da legare: Tutte scuse

Ogni tanto, arrivano notizie in grado di mettermi di cattivo umore per giorni.

Gattari da legare: Tutte scuse

A volte, ti arrivano quelle notizie che svelano quanta ipocrisia ci sia alla base del nostro rapporto con gli animali. Se prendi un animale è per sempre e credo che, sulla carta, tutti siano d’accordo. All’improvviso, però, succede qualcosa che ci fa dire “ah, no, le cose sono cambiate. Devo disfarmi del gatto”.

Per esempio: l’insorgere improvviso di un’allergia al pelo. Ho visto gli effetti di un’allergia medio-grave, e non sono piacevoli. Ma la gente sembra dimenticare l’esistenza di moderne pozioni magiche che rispondono al nome di antistaminici. E così, si disfano di quello che, fino al giorno prima, era a sentir loro un membro della famiglia.

Altra nota dolente, le donne incinte e la toxoplasmosi. Non voglio dilungarmi troppo: su quanto sia difficile prendere la toxo da un gatto ci siamo già espressi. Serve una serie di fattori e di sfighe non da poco. I gatti che vivono in casa e non cacciano e mangiano prede crude non la prendono, e comunque bisognerebbe aspettare quella finestra temporale di due settimane nella quale espellono le oocisti con le feci, poi si devono tenere le feci al caldo con temperatura costante per due giorni e, infine, mangiarle. Se si cura una colonia, basta aggiungere al buon senso e alle normali norme igieniche un paio di guanti di lattice.

Traslocate in un appartamento più piccolo? Bene, organizzate spazi per far giocare il gatto o alzate il sedere dalla sedia per far uscire più spesso il cane. No, non stanno meglio “liberi”, stanno meglio al sicuro con noi, in casa. Un animale è davvero per sempre. Non cercate scuse.

Foto | Flickr

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