Una storia a lieto fine arriva dal Salento: è stata salvata la tartaruga marina rimasta impigliata nella plastica. Tuttavia il Centro recupero tartarughe marine di Calimera ha lanciato l’allarme: l’80% degli esemplari si trova a rischio a causa dell’inquinamento dei mari. Tutto è accaduto vicino a San Foca: i volontari, avvertiti della situazione, erano accorsi in soccorso di quella tartaruga che era rimasta impigliata in un sacco di plastica. Non riusciva a muoversi, ma non solo: il sacco le stava causando ferite agli arti. Una volta messa in sicurezza, la tartaruga è stata subito portata presso il Centro recupero tartarughe marine di Calimera.
Qui si è scoperto che la tartaruga aveva anche ingerito della plastica: nella vasca di convalescenza dove era stata collocata, infatti, erano stati rinvenuti pezzettini di plastica colorati.
Il Centro recupero tartarughe marine di Calimera ha spiegato che nel corso degli ultimi anni sono aumentati notevolmente i casi di tartarughe che arrivano avviluppati in pezzi di plastica o che stavano male a causa dell’ingestione della medesima. Circa l’80% dei ricoveri registra problematiche legate proprio alla plastica.
Il Centro, però, ha sottolineato che, fortunatamente, nell’ultimo periodo, parallelamente all’aumento della plastica, sono anche aumentate le associazioni e le iniziative che lottano contro questo grave problema.
E’ di qualche giorno fa, poi, la notizia che a Ravenna, la tartaruga che aveva ingerito la plastica, era stata curata e finalmente era potuta tornare in libertà. All’Isola d’Elba, invece, era partito il programma di monitoraggio e tutela dei nidi, proprio per proteggere questi animali.
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Foto | Pixabay