Petsblog Cani Tumori extratesticolari in cani e gatti: tipi, sintomi e cosa fare

Tumori extratesticolari in cani e gatti: tipi, sintomi e cosa fare

Esistono anche i tumori extratesticolari nei cani e gatti: ecco tipi, sintomi e terapia.

Tumori extratesticolari in cani e gatti: tipi, sintomi e cosa fare

Tumori extratesticolari in cani e gatti – Più o meno tutti siamo abituati a sentir parlare di tumori testicolari soprattutto nei cani, nei gatti sono rari, ma semplicemente per il fatto che vengono sterilizzati quasi tutti quelli domestici. Eppure esistono anche i tumori extratesticolari, cioè tumori di origine testicolare che si sviluppano però anche dopo la sterilizzazione del cane e gatto. Andiamo a vedere di cosa si tratta dando uno sguardo allo studio dal titolo “Extratesticular interstitial and Sertoli cell tumors in previously neutered dogs and cats: a report of 17 cases”, Angela L Doxsee, Julie A Yager, Susan J Best, Robert A Foster. Can Vet J. August 2006; 47(8): 763-6.

Tumori extratesticolari in cani e gatti: perché si sviluppano?

Diciamo subito che i tumori primari testicolari ad insorgenza extratesticolare sono rarissimi. Lo studio in questione è stato come al solito uno studio retrospettivo che ha preso in esame le cartelle cliniche di dodici cani e cinque gatti nei quali erano stati diagnosticati con certezza la presenza di tumori testicolari ad insorgenza spontanea dopo la sterilizzazione.

Di questi, undici cani manifestavano Sertoliomi (tumori delle cellule del Sertoli) insorti in sede extratesticolare. Un solo cane e ben cinque gatti manifestavano un Interstizioma (tumore delle cellule interstiziali), anche questi in sede extratesticolare. Altro dato importante: un cane e cinque gatti avevano poi anche sviluppato caratteristiche sessuali secondarie a seguito della formazione di questo tumore, caratteristiche che sparivano quando il suddetto tumore veniva asportato chirurgicamente.

Come sintomi, oltre allo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie, abbiamo la presenza di una massa ben palpabile a livello o dello scroto o a livello del precedente taglio chirurgico fatto in sede di sterilizzazione. In nessuno di questi casi erano presenti metastasi.

Tumori extratesticolari nel cane e gatto: cosa fare?

Beh, va da sé che se si ha la sfortuna di avere un cane o un gatto che sviluppano tumori extratesticolari dopo essere stati sterilizzati, l’unica è far asportare chirurgicamente il prima possibile quel tumore. Se vi state chiedendo il perché della formazione, le ipotesi sono due. La prima riguarda la possibilità che durante la sterilizzazione cellule testicolari finiscano nei tessuti circostanti. Cosa difficile, però, vista le peculiarità anatomica dei testicoli.

La seconda, forse più probabile, è che ci sia comunque del tessuto ectopico embriologico anche nei dintorni dello scroto: se il cane o il gatto ha la sfortuna di avere questo tessuto rimasto lì dal tempo della formazione embrionale e se ha la sfortuna di sviluppare tumori testicolari, ecco che questo tessuto embrionale potrebbe manifestarli anche se l’animale è castrato.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Via | Pub Med

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