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Portare il gatto in spiaggia: regole e consigli

Non sempre si può portare il gatto in spiaggia: anche se fa piacere non separarsi dal piccolo amico, ci sono condizioni non sempre ottimali. Se la struttura in questione accetta animali domestici, ci dobbiamo armare di pazienza e seguire alcune regole per una sicura permanenza. E se Fuffy è alla sua prima esperienza, noi umani dovremo aiutarlo per ambientarsi senza paura.

Portare il gatto in spiaggia: regole e consigli

Fonte immagine: Pixabay

I felini non amano l’acqua (e neppure il mare), per questo portare il gatto in spiaggia può essere una situazione per cui armarsi di pazienza. Da sapere, non tutte le strutture balneari accettano la presenza di animali. Il che significa anche trovare quelle che invece danno spazio ai nostri piccoli amici e seguire le regole imposte.

Ma anche in questo caso, per evitare imprevisti, come la gestione di vicini di ombrellone esuberanti, ci dovremo studiare qualche strategia per evitare che il gatto soffra. Da bambini che si avvicinano troppo, ad altri pet che spiano o che soffiano o ringhiano per difendere il territorio.

In poche parole, a noi umani il compito di capire dove portare Fuffy, ma anche come evitare che il gatto si stressi in spiaggia. E se dovessimo renderci conto che il povero micio non si abitua a giornate sotto l’ombrellone, anche fare un passo indietro e lasciarlo a casa con acqua e aria condizionata accesa.

Se però il nostro amico ha un carattere tranquillo e non va in agitazione per le gite fuori porta, tanto meglio. Ci servirà un minimo di allenamento, con qualche regola da seguire da parte nostra e la spiaggia non diventerà un problema.

Gatto spiaggia consigli
Fonte: Pixabay

Gatto in spiaggia: le regole e i consigli

La prima cosa da fare, come detto, è di reperire strutture balneari dove la presenza di animali domestici sia accettata e capire quali regole dovremo seguire. Di fatto, è possibile che sia richiesto, anche per il gatto, il collarino con il guinzaglio o che il micio sia alloggiato nel trasportino.

Un buon modo per abituarlo alle imbracature è di fare esercizio di indosso della pettorina o del collare, in modo che si possa adeguare per gradi. Il suggerimento è di non legare subito il guinzaglio, ma di farlo abituare poco alla volta a questo nuovo accessorio che per fortuna non lo blocca troppo nei movimenti.

E una volta presa confidenza, si può tentare di guinzagliarlo e fargli fare qualche passo con noi al suo fianco, in modo da abituarsi a farsi condurre. Lo possiamo premiare con qualche crocchetta alla fine, in modo che associ la passeggiata ad una coccola alimentare piacevole.

Lo zaino del gatto

Da sapere, portare il gatto in spiaggia esige una certa preparazione: come si farebbe con la borsa mare dei bambini, anche in questo caso serve uno zainetto con il necessario. Se prevediamo giornate intere al mare, è importante che a Fuffy non manchino alcune cose. Le vediamo qui di seguito.

La ciotola dell’acqua – Il fatto che il gatto non beva molto, non significa che non soffra il caldo e che non senta il bisogno di idratarsi se ha sete. Ci dovremo dotare di ciotola e acqua fresca, da lasciare vicino al micio, però sollevata dalla sabbia, in modo che non si alteri. Il gatto, anche al guinzaglio, si dovrà riuscire a muovere per berla.

La protezione solare – Va bene, il gatto ha il pelo, ma naso e orecchie sono esposti al sole e rischiano di arrossarsi e scottarsi. Se poi il micio è una razza senza manto, la crema solare va applicata sul resto del corpo. Per la scelta del prodotto migliore, si chieda il parere del veterinario.

Le salviette umidificate – Se vogliamo che il gatto torni a casa pulito, senza residui di sabbia o sporcizia, una passata sul pelo e sulle zampe con salviette adatte, ci vuole. In commercio se ne possono trovare anche di inodori, così il nostro amico non storcerà il naso per profumi forti.

Gatti in spiaggia: cosa guardare

Una cosa da sapere, ma che forse già immaginiamo, è che il gatto non può essere lasciato solo e libero di esplorare il posto come si potrebbe fare con un cane. Per carità, anche il cane andrebbe guardato a vista, ma il gatto è meno gestibile, non fosse altro perché quasi mai risponde ai nostri comandi.

Per questo, se vuole muoversi e andare in giro, lo accompagneremo noi con il guinzaglio agganciato. In spiaggia ci sono una serie di pericoli da cui stare alla larga, come altri animali domestici a spasso o anche volatili che possono non gradire la presenza di predatori.

Un esempio sono i gabbiani, che tendono ad aggredire in modo violento chi si dovesse avvicinare al loro nido, di qualunque specie. Ma controllare Fuffy evita anche la potenziale assunzione di alimenti per lui nocivi. Di certo il gatto è schizzinoso per natura e non mangia di tutto, ma sempre meglio essere accorti.

 

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