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Vivisezione e pets: cosa è cambiato dopo il voto del Parlamento Europeo

Ieri al Parlamento Europeo è stata votata l’approvazione di un nuovo testo sulla vivisezione a scopo di ricerca. visto che gran parte degli animali usati per questa barbarie sono pets come tra gli altri, cani e conigli, ci sembrava giusto mettervi al corrente di quello che si è discusso e di quello che è stato […]

Vivisezione e pets: cosa è cambiato dopo il voto del Parlamento Europeo

Ieri al Parlamento Europeo è stata votata l’approvazione di un nuovo testo sulla vivisezione a scopo di ricerca. visto che gran parte degli animali usati per questa barbarie sono pets come tra gli altri, cani e conigli, ci sembrava giusto mettervi al corrente di quello che si è discusso e di quello che è stato approvato. Sostanzialmente questa nuova direttiva. I tre punti più negativi, secondo Michela Kuan, responsabile LAV del gruppo Vivisezione sono la possibilità di poter ricorrere, anche se in deroga, a gatti e cani randagi, la possibilità di utilizzare specie in via d’estinzione e/o catturate in natura e il ricorso a soppressione per inalazione di anidride carbonica come metodo di uccisione di riferimento. Tre punti che, nello specifico, tengono presente anche di tutte le deroghe concesse sulla possibilità di oltrepassare nelle cavie, la soglia di dolore massima ammessa , se “giustificato” dalle necessità.

Nel primo punto l’Italia è, rispetto agli altri Paesi europei, un passo avanti visto che una legge nazionale vieta il prelievo di randagi per esperimenti. Nel secondo caso il tutto è oltremodo preoccupante poichè viene si chiesto di non procedere con tali animali ma permette anche ampie deroghe. Il terzo punto, poi, è puramente formale in quanto il soffocamento tramite anidride carbonica è, per l’animale, moltolento e doloroso. Tantissime le voci che si sono alzate contro questa sentenza, da quelle di Susanna Tamaro e Dacia Maraini a quella di Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale ed ex Ministro della Salute.

C’è effettivamente da capire quanto questo voto sia stato influenzato dalle potenti lobby delle case farmaceutiche. Tutti gli emendamenti di correzione o abolizione dell’intera direttiva o parte di essa da parte di europarlamentari di tutti gli schieramenti sono stati respinti al mittente. Metodi di sperimentazione alternativi alla vivisezione esistono da tempo e sono già applicati. Il problema è che questi metodi costano ben più di un cane, gatto, coniglio che sia. E’ stato stimato che in Europa vengono utilizzati ogni anno, oltre dodici milioni di animali e questa cifra non comprende quelli non registrati o quelli utilizzati per i test su cosmetici come rossetti e trucchi vari. La speranza è che, come ci si è mobilitati in massa per salvare la Nutella quando l’UE voleva vietarne la pubblicità in quanto troppo grassa, adesso ci si mobiliti in massa per un motivo ben più serio.

Via| La Repubblica
Foto| Flickr

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