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Maltrattamento delle quaglie negli allevamenti: animalisti lanciano l’allarme

Le associazioni animaliste italiane richiamano l’attenzione sull’assurdo trattamento riservato alle quaglie in un allevamento del nostro Paese.

Maltrattamento delle quaglie negli allevamenti: animalisti lanciano l’allarme

Nei giorni scorsi le associazioni animaliste italiane hanno richiamato l’attenzione sull’assurdo trattamento riservato alle quaglie in un allevamento del nostro Paese. Fra le associazioni in questione spiccano Animalisti italiani, Animal Law, Enpa, LAV, Legambiente, LEIDAA, Terra Onlus e molte altre.

I loro membri hanno realizzato una nota, nella quale si denunciano le terribili condizioni di vita riservate a questi animali.

Lo scopo di questa denuncia è proprio quello di raccogliere più firme possibili per l’iniziativa dei cittadini europei (Ice) “End the Cage Age“, che chiede alla Commissione europea di vietare l’utilizzo delle gabbie negli allevamenti. In questi luoghi gli animali sono infatti costretti a vivere in spazi molto stretti.

Questi piccoli uccelli, allo stato selvatico ancora migratori, vivono fin dalla nascita in gabbie comuni di superficie variabile tra circa 86 a 184 cm quadrati. La loro frustrazione e la loro sofferenza non hanno giustificazione.

Per questa ragione, le associazioni animaliste invitano dunque tutti i cittadini italiani a firmare l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), per chiedere finalmente la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti, non solo per quanto riguarda le quaglie, ma anche per galline ed altri animali “da allevamento”.

Foto da iStock
via | Ansa

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