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Tartarughe e alimentazione mono gamberetto: perché è da evitare

Ribadiamo ancora una volta un concetto: alimentare le tartarughe d’acqua con soli gamberetti non va bene, ecco il perché.

Tartarughe e alimentazione mono gamberetto: perché è da evitare

Tartarughe: NO all’alimentazione mono gamberetto – Nonostante i mille articoli scritti, nonostante il fatto che basti fare un giro in rete per apprendere determinate nozioni basilari, continuano ad arrivare email di tartarughe alimentate a mono gamberetto malate. Chissà perché, vero? Non capisco una cosa: a cercare le anticipazioni della prossima stagione del Grande Fratello o di X-Factor sono tutti bravissimi, quando però si tratta di cercare l’alimentazione corretta delle tartarughe d’acqua improvvisamente gli utenti diventano incapaci di utilizzare internet. Forse perché è più comodo dargli solo i gamberetti secchi? Comodo però non ha lo stesso significato di salutare.

Perché bisogna evitare l’alimentazione mono gamberetto nelle tartarughe d’acqua

Lo so che quando vi ha venduto la tartaruga il negoziante vi ha assicurato che la tartaruga dovrà mangiare a vita quel mangime fatto di gamberetti secchi, ma non è proprio così. I negozianti più coscienziosi saranno informati dell’alimentazione più corretta da suggerire ai neo proprietari di tartarughe, gli altri, beh, qual è il loro lavoro? Vendere, giusto?

L’alimentazione mono gamberetto NON va bene per le tartarughe d’acqua, è una dieta scorretta. Per dirla fuori dai denti, state facendo ammalare la vostra tartaruga. E sì, quando la tartaruga morirà sarà colpa vostra. Addolcire la pillola ho notato che non serve a molto, quindi una volta per tutte diciamo le cose come stanno veramente: perché la tartaruga è morta? Perché è stata alimentata non correttamente.

Il problema è che i gamberetti secchi sono privi di vitamina A, vitamina liposolubile indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo. Se date alla tartaruga solo gamberetti, ecco che non potrà assumere la vitamina A dalla dieta, quindi consumerà quella accumulata nel fegato, ma questa prima o poi finirà ed è questo il momento in cui compariranno i sintomi di ipovitaminosi A: occhi gonfi, polmonite, anoressia. Mettiamoci poi il carico, una tartaruga tenuta nell’acquario con palmetta in ipotermia costante e la tartaruga è ben avviata sulla strada della morte.

Se vi state chiedendo perché alcune tartarughe sviluppano prima e altre dopo i sintomi, la risposta dipende dalla quantità di vitamina A che avevano accumulato nel fegato. Il problema non è tanto il gamberetto, dare un gamberetto vero ogni tanto alla tartaruga non fa male: il problema è alimentare la tartaruga con un unico tipo di alimento, fra l’altro pure carente di una vitamina essenziale come la vitamina A. E’ come se un essere umano si nutrisse solamente di patatine: piacciono, ma non fanno bene alla salute e portano a stati di carenza.

La dieta corretta nelle tartarughe d’acqua

Quando prendete una tartaruga d’acqua, per cortesia abbiate la compiacenza di documentarvi prima sulla sua alimentazione, non quando ormai è malata. Potete andare dal vostro veterinario, trovare riferimenti su siti seri su internet, consultare gruppi su Facebook, leggete dei libri, insomma, le strade sono tante.

Lo so che la vostra tartaruga all’inizio farà storie, per forza, ha sempre e solo mangiato gamberetti, ovvio che il cibo fresco non lo vorrà. Ma insistendo, eventualmente facendo delle polpettine di cibo nelle quali avrete sbriciolato qualche gamberetto secco per darle un odore che riconoscono, ecco che la vostra tartaruga ricomincerà a mangiare il cibo giusto e a non dare più incontro all’ipovitaminosi A.

Per quanto riguarda la dieta, è semplice: pezzi di pesce crudo, meglio se di fiume o lago, non troppo grasso; pezzettini di carne rossa (ma di pollo cruda per via della Salmonella), non troppi, basta variare col pesce; camole, insetti e lombrichi; pezzi di pomodoro, carota e lattuga. Il tutto tagliato a misura di bocca di tartaruga. Visto che probabilmente quelle giovani snobberanno un po’ la verdura, ecco che potete fare delle polpettine dove mescolare il tutto.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | cheloran

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