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Cani in codominio: la legge parla chiaro

Cosa dice la legge a proposito di cani e gatti in condominio

Cani in codominio: la legge parla chiaro

C’è un pensiero ricorrente in tutti coloro che vivono con un cane o un gatto in un condominio: speriamo che i vicini non abbiano da ridire. Putrroppo al mondo ci sono persone moralmente abiette che trovano nella presenza di un pet una ragione valida per lamentarsi indipendentemente dal fatto che il cane o il gatto siano un reale “disturbo”. Ci sono pile e pile di cause pendenti nei tribunali civili che chiedono l’allontanamento del pet del caso per motivi non meglio precisati.

Purtroppo per loro quelle carte valgono il foglio su cui sono scritte (parcelle dell’avvocato a parte ovviamente). L’unico modo per impedire ad un condomino di vivere con un pet è che venga votata all’unanimità questo divieto (quindi anche il “proprietario” deve essere favorevole al divieto) o che la cosa avvenga tramite atto notarile (quindi al momento della costruzione dell’immobile). Tentativi estranei a questi due casi sono infruttuosi e vi spiego perché.

Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che “il regolamento condominiale che vieta di tenere animali domestici è nullo, in quanto limitativo della personale libertà dell’individuo e quindi anticostituzionale”. Esiste, poi, una legge (DPR 1497/63) che afferma esplicitamente che “gli ascensori sono adibiti al trasporto di pacchi, persone e animali, in particolare cani”.

Un consiglio da amico. Siate i primi a non lasciare “appigli” a vicini molesti. Comportatevi da brave ed educate persone. Non lasciate che il vostro cane o gatto sporchi o disturbi in maniera smisurata. Se con tutta la vostra buona volontà non potete farci niente beh, suggerite questo post ai vostri vicini lamentosi!

Via |Geapress
Foto|Flickr

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