Petsblog Animali domestici JFK, amante degli animali e dei cani in particolare, a cinquant’anni dall’assassinio

JFK, amante degli animali e dei cani in particolare, a cinquant’anni dall’assassinio

A cinquant'anni dall'uccisione di JFK, noi di Petsblog lo ricordiamo come grande amante degli animali in generale e dei cani in particolare.

JFK, amante degli animali e dei cani in particolare, a cinquant’anni dall’assassinio


Guarda la galleria: JKF e gli animali

Cinquant’anni fa a Dallas veniva ucciso il presidente John Fitzgerald Kennedy. Per molti americani, la presidenza di Kenndey fu il simbolo di una nuova frontiera piena di speranza, quasi un compimento della leggenda di Re Artù di Camelot.

Il presidente JFK, come tutto il resto della sua famiglia, era un amante degli animali in generale e, in particolare di cani. Non solo cani e gatti alla Casa Bianca, ma anche cavalli e asini rientravano a pieno titolo nel sogno di una nuova Camelot.

I Kennedy avevano fatto realizzare una speciale area giochi vicino alla West Wing della Casa Bianca per i loro figli e gli animali domestici della famiglia.

C’è da sottolineare che John Fitzgerald Kennedy è stato il primo presidente degli Stati Uniti d’America a chiedere che i suoi cani gli andassero incontro verso l’elicottero presidenziale, quando arrivava alla Casa Bianca.

I figli di JFK avevano costituito un gruppo molto ampio di animali da compagnia, tra cui dei pony (Macaroni, Tex e Leprechaun), cocorite (Bluebelle e Marybelle) e poi criceti, gatti, cani e un coniglio di nome Zsa Zsa.

L’animale da compagnia più controverso (se può essere considerato controverso un animale da compagnia) di Kennedy, però, era probabilmente Pushinka, un bastardino dato a Caroline Kennedy dal premier sovietico Nikita Krusciov.

Quella degli animali alla Casa Bianca è una lunga tradizione che spesso, come abbiamo avuto modo di notare più volte, è un modo per attirarsi le simpatie dei cittadini: a proposito si parla degli animali come armi di distrazione di massa. Nel caso di JFK, però, vista anche la presenza dei bambini e la grande quantità di animali che vivevano in quella fattoria del tutto particolare che era diventata la Casa Bianca, accanto a motivazioni politiche, possiamo senza dubbio scorgere un vero amore per gli animali.

Via | Global Animal

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