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Gatto che lacrima: cause e cosa fare

Avete un gatto che lacrima? Non sempre la colpa è di una conguntivite banale, andiamo a vedere cause e cosa fare se un gatto ha l’occhio che lacrima.

Gatto che lacrima: cause e cosa fare

Gatto che lacrima – Capita spesso di vedere i nostri gatti lacrimare. Grossi goccioloni che gli striano il pelo e che ne modificano il colore che con il passare dei giorni si trasformano in muco appiccicoso che incolla le palpebre impedendo al gatto di aprirle e facendo sì che tutto il pus rimanga all’interno, rischiando di perforare l’occhio. Ecco, direi che ai primi segni di lacrimazione eccessiva dell’occhio conviene portare il gatto dal veterinario: in questo modo si potrà curarlo prima che la situazione peggiori oltre, obbligandovi a cure più lunghe e costose.

Gatto che lacrima: cause

Se il gatto lacrima la prima cosa che viene in mente è la congiuntivite. Ci sono diverse forme: allergiche, virali, da clamidia, da agenti irritanti esterni (polvere per esempio), diciamo che a volte forme recidivanti indicano che la causa sottostante è ancora presente o nel gatto o nell’ambiente. Tuttavia non è detto che la lacrimazione di un gatto sia sempre provocata da una normale congiuntivite.

Per esempio potrebbe esserci di mezzo una dacriocistite (infiammazione della ghiandola lacrimale) o un’occlusione del dotto lacrimale, potrebbe esserci un corpo estraneo nell’occhio (in questo caso si ha blefarospasmo e chemosi, oltre spesso a notare un pezzo di spiga che fuoriesce sospettosamente dall’occhio), ma potrebbe anche esserci un’ulcera corneale, un’uveite, patologie ben più gravi a loro volta causate da altre problematiche più serie.

Per quanto riguarda le forme recidivanti, se avete portato il gatto dal veterinario e con le terapie non è miglioratelo, riportatelo a visita: la situazione potrebbe essere evoluta in un paio di settimane e essere comparsi sintomi che prima non erano evidenziabili. Per esempio un ascesso retroblulbare o un tumore retrobulbare potrebbe iniziare con una semplice lacrimazione, simile a mille altre, ma poi evolverà nel giro di qualche giorno permettendo così una diagnosi differenziale più precisa.

Gatto che lacrima: cosa fare

Se il gatto ha l’occhio che lacrima portatelo dal veterinario prima che l’occhio si riempia del tutto di muco-pus. Le strade a questo punto sono due. Le linee guida prevedono una serie di esami volti a capire la causa della lacrimazione: esami del sangue e visita dall’oculista con relativi esami tanto per cominciare. Questo per cercare di capire la causa e impostare una terapia più mirata.

Se per motivi economici tutto ciò non fosse possibile (non pensiate che i veterinari non si rendano conto del periodo economico in cui viviamo, ci viviamo anche noi e a fine mese abbiamo le stesse bollette da pagare), quello che si può fare è impostare una terapia a largo spettro, ma in caso di recidiva o di patologie particolari a volte è indispensabile il passaggio dall’oculista veterinario per avere una diagnosi più precisa: magari sono richiesti dei farmaci o dei trattamenti chirurgici particolari per risolvere il problema che non si possono fare se non si ha una diagnosi certa.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | jenrobin

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