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Coronavirus, cosa ne pensa la primatologa Jane Goodall

Jane Goodall esprime il suo parere in merito alla pandemia che stiamo vivendo.

Coronavirus, cosa ne pensa la primatologa Jane Goodall

La primatologa Jane Goodall ha da poco espresso il suo pensiero in merito alla pandemia che stiamo vivendo, e lo ha fatto durante una teleconferenza organizzata in vista dell’uscita di “Jane Goodall: The Hope”, il nuovo documentario realizzato con National Geographic. La famosa etologa e antropologa, nota per i suoi studi sugli scimpanzé, ha spiegato che è il disprezzo che la razza umana ha dimostrato nei confronti della natura ad aver scatenato l’attuale pandemia.

Perché mentre distruggiamo, diciamo la foresta, le diverse specie di animali nella foresta sono costrette a venire in contatto fra di loro e quindi le malattie vengono trasmesse da una specie all’altra, e il secondo animale ha quindi maggiori probabilità di infettare gli esseri umani poiché è costretto a stare stretto contatto con noi

ha giustamente spiegato l’esperta, aggiungendo che il problema degli animali selvatici venduti nei mercati, in particolar modo in Cina, e di quelli che vivono negli allevamenti intensivi, rappresentano dei fattori di rischio che aumentano la possibilità che i virus possano saltare da una specie all’altra, arrivando fino all’uomo.

Dobbiamo renderci conto di essere parte del mondo naturale, dipendiamo da esso e, mentre lo distruggiamo, in realtà stiamo rubando il futuro ai nostri figli. Tutti possono avere un impatto ogni singolo giorno.

La Goodall invita dunque a considerare le conseguenze di ciò che facciamo, a pensare a ciò che mangiamo, da dove arriva, se ha causato la sofferenza di persone o animali, ma non solo. Dobbiamo iniziare a riconsiderare il nostro modo di vivere in generale, pensare di poter fare una passeggiata a piedi invece di usare sempre la macchina, scegliere di fare un passo verso la strada giusta, quella del rispetto nei confronti del mondo e di chi ci circonda, sia persone che animali.

via | La Stampa

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