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Cremazione degli animali, la procedura da seguire

Un argomento triste, ma di cui bisogna parlare: la cremazione degli animali. Purtroppo è inevitabile arrivare a parlare di questi argomenti, ma è necessario farlo per arrivare preparati a quel momento.

Cremazione degli animali, la procedura da seguire

I nostri cani e gatti vivono meno di noi, questo è un dato assodato e anche se vorremmo che non fosse così, dobbiamo abituarci all’idea che prima o poi la loro vita finirà. Cosa fare a questo punto? Non tutti hanno un terreno in cui seppellirli, per cui la maggior parte dei proprietari opta per la cremazione che può essere collettiva, senza restituzione delle ceneri o singola, con restituzione delle ceneri. Ecco la procedura da seguire.

Cremazione collettiva

Cane bianco in spiaggia

La cremazione collettiva è la procedura che la maggior parte dei proprietari sceglie. Qui non si ha la restituzione delle ceneri: da quando è scoppiato il caso della mucca pazza e della BSE, la normativa in merito è diventata categoria. Niente restituzione delle ceneri in questo caso, anche perché si tratta di forni crematori dove vengono incenerite carcasse di bovini, di cavalli, ma dove possono essere cremati anche i nostri pet.

Solo che nei forni vengono inseriti tutti insieme, quindi anche volendo (e ricordo che la normativa Regolamento (CE) N. 1774/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 3 ottobre 2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano, lo vieta) non si saprebbe più quali ceneri appartengono al tuo animale.

Ad occuparsi della cremazione collettiva sono alcune ditte sparse lungo il territorio italiano, se chiedete al vostro veterinario lui di sicuro saprà dirvi il nominativo della ditta di smaltimento a cui si appoggia. Qui la procedura varia a seconda della ditta: ci sono ditte che passano esclusivamente dal veterinario, quindi dovrete lasciare il corpo al veterinario e successivamente la ditta passerà in giornata a prelevarlo. In questo caso dovrete pagare anticipatamente al veterinario il costo dello smaltimento, in quanto le ditte di solito vogliono essere pagate al momento del prelievo del corpo. A questo punto alcune ditte mandano direttamente la fattura al proprietario di cui il veterinario ha preso preventivamente i dati, altre invece fatturano al veterinario, questo non dipende dal vostro medico, ma dalla ditta.

Altro fattore indipendente dal veterinario è il costo dello smaltimento, si aggira fra i 50 e i 100 euro, è la ditta a stabilirlo, non il veterinario. Diffiderei di chi vi chiede di meno in quanto non sarei così sicura che il vostro cane e gatto venga veramente incenerito, quanto piuttosto faccia un’altra fine meno dignitosa. Ma queste sono mie libere illazioni.

Altre ditte invece passano anche a casa dei proprietari a ritirare il corpo, anche se di norma preferiscono utilizzare gli ambulatori veterinari come centri di raccolta. In ogni caso, se il cane è stato soppresso dal veterinario in questo caso il costo sarà di eutanasia + smaltimento. Se il cane è morto a casa e voi lo portate dal veterinario per constatare il decesso, il costo sarà solamente dello smaltimento. Se il cane è morto in casa e non riuscite/volete trasportarlo voi dal veterinario e volete che sia lui a farlo, allora in questo caso il costo sarà del trasporto + smaltimento, anche se non tutti i veterinari hanno il tempo di poter fare un servizio simile, soprattutto se sono da soli in ambulatorio. Il costo dell’eutanasia e del trasporto è a discrezione del veterinario.

Cremazione singola

Tuttavia da qualche tempo esiste anche la possibilità della cremazione singola. Hanno creato dei centri specializzati, anche qui distribuiti per tutta la penisola, che si occupano di cremare singolarmente i corpi dei cani e dei gatti, con restituzione delle ceneri. Di solito questi centri si occupano anche del prelievo del corpo o a casa o dal veterinario referente, così come della restituzione delle ceneri o al domicilio del proprietario o dal veterinario, a seconda di quanto richiesto dal proprietario stesso.

Normalmente questi centri richiedono un certificato di decesso del vostro veterinario, il che richiede che portiate il corpo del vostro pet dal veterinario per certificarne il decesso: non è ammissibile per un veterinario scrivere un certificato di decesso senza vedere il corpo, si tratta come minimo di negligenza fino ad arrivare al falso in atto d’ufficio, punibile penalmente. E se quell’animale non è morto? Ecco perché la maggior parte dei veterinari prima di stilare il certificato di decesso vi chiederà di portargli il cane o il gatto.

A questo punto contattate il centro più vicino a voi, se andate su Internet ne troverete tantissimi e vi verranno comunicate modalità di prelievo, di consegna delle ceneri nelle apposite urne e anche i costi. Dando una rapida scorsa in giro ho visto che ci sono tariffe variabili dai 100 ai 200 euro, dipende dal centro di cremazione.

Alcuni centri di cremazione, poi, consentono al proprietario di assistere al procedimento, previo pagamento di una quota aggiuntiva. Anche qui dovrete mettervi d’accordo con il centro prescelto.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Lee Edwin CourseyGuadalupe Cervilla

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