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Gattari da legare: La cena la porta lei

I gatti e i loro regali esanimi e non richiesti: come fingere di gradire

Gattari da legare: La cena la porta lei

Ieri ci siamo trovate alle solite: tranquilla discussione familiare davanti a un caffè, spesa ancora da sistemare sulla tavola, sigaretta pronta e gatta con lucertola in bocca che ti precipita addosso dalla finestrella della taverna. La prima cosa che si urla, in questi casi, è “blocca l’accesso alle camere!”. Consentire alla gatta di prendere la rampa di scale vuol dire, infatti, dover recuperare zampette staccate sotto i letti.

Una volta isolato il soggetto cacciatore in un perimetro definito, scatta l’osservazione della preda: è ancora viva? Si può salvare? Il problema delle lucertole è che si fingono morte. I gatti sono abbastanza delicati da tenerle tra le fauci senza fare danni, in modo da poterci giocare ancora un po’. Questo sadismo ci ha permesso di salvare più lucertole che felini, nella nostra storia di gattare seriali. Essendo praticamente impossibile togliere di bocca a un predatore la sua preda, bisogna cercare di distrarlo sperando in una rapida reazione del finto morto, che cercherà, con un po’ di fortuna, di guadagnarsi la salvezza.

Cominciare a danzare in modo selvaggio agitando le braccia, ma senza urlare o sbattere i piedi (il gatto si spaventerebbe e scapperebbe), può tornare utile: il micio vi guarderà con perplessità chiedendosi che vi ha preso. Rimproverarlo è del tutto inutile: è un predatore e, anche se la sua ciotola è piena di croccantini, non potrà far altro che seguire l’istinto della caccia. Le bestiole cacciate, spesso, vengono lasciate in bella vista (sono pochi i gatti che, al giorno d’oggi, mangiano uccellini e topolini): sull’uscio di casa, in salotto quando avrete degli ospiti. Ringraziate e smaltite i corpi secondo la normativa comunale: a differenza di quelli natalizi, non è il caso di riciclare questi regali… A proposito: la lucertola è salva, per ora. La coda no, ma l’ho persa di vista; l’afferrerò, per sbaglio e con sommo disgusto, la prima volta che mi cadrà un orecchino sotto un cassettone o una panca.

Foto | Flickr

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