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Corpi estranei nell’esofago del cane e del gatto: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di corpi estranei nell’esofago di cani e gatti? Andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Corpi estranei nell’esofago del cane e del gatto: cause, sintomi e terapia

Quando si parla di corpi estranei nel cane e nel gatto, siamo abituati a pensare a oggetti finiti nello stomaco e nell’intestino dei nostri pet e che causano blocco intestinale. Tuttavia è anche possibile che questi corpi estranei non ci arrivino nemmeno nello stomaco e si blocchino prima a livello dell’esofago. Occhio poi che ci sono anche altre malattie ostruttive dell’esofago del cane e del gatto: oltre ai corpi estranei ricordiamo anche le anomalie dell’anello vascolare, le stenosi esofagee, i tumori esofagei e anche l’intussuscezione gastro-esofagea.

Cause

Diciamo subito che i corpi estranei esofagei sono molto più frequenti nel cane che non nel gatto e di solito le ossa o i loro frammenti sono i corpi estranei più comuni. Se volevate un altro buon motivo per non dare le ossa ai cani, eccolo. Un corpo estraneo esofageo potete considerarlo un’emergenza veterinaria: se il corpo estraneo non viene tolto, il cane o il gatto muoiono.

Di solito i corpi estranei nell’esofago si vedono di più nei cani giovani di piccola e media taglia, tuttavia non sono esclusi anche i cani più anziani e di grossa taglia. Questo è dovuto alla taglia: più grande è il cane, più grande è l’esofago e per ostruire un cane di grossa taglia ci va un corpo estraneo veramente grande. Occhio poi alle ostruzioni particolari: pare che molti cani di piccola taglia si ostruiscano ingerendo le barrette per pulire i denti o anche pezzi di carota o zucchina troppo grandi per loro.

Sintomi

Se il proprietario segnala che il cane stava rosichhiando qualcosa, viene disturbato e decide di ingerire l’oggetto in questione, ecco che la diagnosi è semplice. Il problema è quando il proprietario non vede ingerire il corpo estraneo. I sintomi di corpo estraneo esofageo sono:

  • rigurgito (attenzione che se ci sono più cani che vivono insieme, questi mangiano il rigurgito e voi non vi accorgete del problema) subito dopo l’ingestione di cibo
  • anoressia
  • depressione
  • scialorrea
  • vomito se il corpo estraneo è vicino al cardias

Di solito i sintomi tendono a peggiorare col passare del tempo e non migliorano o migliorano solo parzialmente con le normali terapie mediche. Ci sono poi anche altri fattori da considerare. I corpi estranei acuminati o irregolari provocano maggiori danni alla mucosa e l’incarceramento del corpo estraneo: si ha per esempio quando il cane ingerisce le vertebre. Gli ami di solito si infilzano o da soli nell’esofago o perché il proprietario ha tirato il filo. Il corpo estraneo dalla superficie liscia, ma grosso, blocca l’esofago anche solo per le dimensioni: l’esofago si dilata solo fino ad un certo punto.

Diagnosi e terapia

Per la diagnosi ci si avvale delle radiografie: se il corpo estraneo è radiopaco si vede bene, quindi questo vale per le ossa, le pietre o il metallo. Se si tratta di materiale scarsamente radiopaco, ecco che bisogna fare più proiezioni o eseguire una radiografia con mezzo di contrasto (meglio i mezzi di contrasto iodati rispetto al bario, il bario è tossico se c’è perforazione dell’esofago e con un corpo estraneo il rischio di perforazione c’è sempre).

Ottima anche la scelta dell’esame endoscopico, il quale può servire sia per fare diagnosi che per la terapia (in base al danno e al tipo di corpo estraneo, starà all’endoscopista decidere se estrarlo dalla bocca o se posizionarlo nello stomaco). In alternativa è possibile l’estrazione del corpo estraneo tramite la chirurgia, più semplice se è posizionato nella parte cervicale dell’esofago, più complessa se il tratto di esofago coinvolto è quello toracico perché qui bisogna fare una toracotomia. A questo punto sarebbe più semplice toglierlo dallo stomaco che non dall’esofago toracico.

Le possibili complicanze di un corpo estraneo esofageo sono la perforazione dell’esofago con presenza di febbre, dolore, dispnea, versamento pleurico settico: in questo caso la prognosi è infausta. In caso di danno alla mucosa, oltre agli antibiotici ad ampio spettro si associano antiacidi, sucralfato e inibitori di pompa. Se entro una quindicina di giorni dall’estrazione si ha rigurgito, ecco che probabilmente si è creata una stenosi.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | rastachango

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