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Sequestrato l’allevamento Green Hill, i Beagle sono liberi!

Sequestrato l'allevamento lager di Green Hill, liberi i cuccioli di Beagle. Il reato contestato è maltrattamento degli animali.

Sequestrato l’allevamento Green Hill, i Beagle sono liberi!

Sequestrato l’allevamento di beagle Green Hill della Marshall Bioresources: l’operazione, compiuta dal Corpo Forestale dello Stato questa mattina a partire dalle 9 e 15 ed ancora in corso, è stata decisa a seguito della contestazione del reato di maltrattamento degli animali all’azienda di Montichiari (Brescia).

Questa mattina i capannoni lager sono stati sequestrati, su disposizione della Procura della Repubblica di Brescia, per essere sottoposti ad ispezioni e controlli serrati. In questo momento ci sono circa trenta forestali, impegnati nelle operazioni, sia appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia e di Bergamo, sia agenti del Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (NIRDA). Scrive il NIRDA:

L’operazione sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari.

Fermare Green Hill aveva da tempo denunciato la soppressione di Beagle all’interno della struttura, tra i cuccioli non ritenuti idonei alla vivisezione e per questo scartati. Inoltre i cuccioli, per mostrarsi più docili in laboratorio, venivano già preparati a stare fermi, con maschere di inalazione forzata, taglio delle corde vocali ed altre sevizie. Informazioni trapelate, a detta degli attivisti, da ex dipendenti della struttura. Un video shock in cui si avverte (confusamente) questo agghiacciante dialogo tra due operai:

“…sì, è meglio che li sopprimo adesso perché altrimenti vanno nell’anagrafe canina…”; “…a parte che secondo me lui dirà: “è meglio che sente (…) e vede se li venda” però non lo so…”.

GeaPress riporta che sarebbero tre gli indagati per il reato di maltrattamento degli animali ma non si conoscono ancora i nomi. Intanto sul posto sarebbero giunti i primi attivisti, tra cui le due donne, Elisabetta Cattaneo e Eleonora Roberti, che avevano iniziato lo sciopero della fame per ottenere la chiusura della struttura e la liberazione di tutti i beagle imprigionati. Gli attivisti, per non intralciare il lavoro delle Forze dell’Ordine, si stanno riunendo al parcheggio del Velodromo.

Qualche mese fa un’incursione di Fermare Green Hill aveva portato alla liberazione di diversi cuccioli di Beagle. Oggi la libertà è arrivata per tutti.

Foto | Flickr

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