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Gattari da legare: I gatti degli altri

Mi sta venendo l'ansia: dove vivo quasi tutti hanno gatti con accesso all'esterno. E quasi tutti sono in calore. Il che vuol dire che quasi nessuno è sterilizzato.

Gattari da legare: I gatti degli altri

In realtà l’ansia da calore felino viene affrontata due volte l’anno da tutti i gattari. Non per i propri gatti, naturalmente, visto che sono sterilizzati, ma per i gatti degli altri. Infatti, sono sempre le cucciolate dei gatti degli altri che ingrossano le fila delle nostre colonie.

Funziona così: chi ha un gatto femmina pensa “va bene, è natura. Si accoppia e poi regalo i cuccioli”. Chi ha un gatto maschio pensa… Ah, no, non pensa nulla: il problema non è il suo. Una volta che il gatto maschio non sterilizzato segue la natura con la gatta femmina di qualcuno, nasceranno tanti bei batuffolini. Una bella inserzione su qualche sito verrà messa (“si regalano cuccioli di gatto al primo che passa. No requisiti. Basta che ve li prendiate”) e dei bei volantini con la foto dei sorcetti verranno affissi vicino alla chiesa e vicino alle scuole. Già sento i pargoletti umani: “Mamma, voglio un gattino!”. “Ma sì, tesoro. Tanto nemmeno li paghiamo. Te ne prendo uno e lo piazzo in giardino, che il gatto in casa puzza“.

Ieri due gatte bellissime si sono affacciate alle mie finestre. Ho chiesto chi fossero e da dove venissero, ma non mi hanno risposto. Forse parlano solo il dialetto del luogo. Erano in carne e col pelo curato, gatte domestiche, ci scommetto. Naturalmente possono passare nel mio giardino ogni volta che vogliono: meglio che passare sulla strada, dove tutti vanno a 70, 80 all’ora perché “sulle strade di campagna non c’è mai nessuno e noi siamo piloti”. Sulla strada di campagna c’è mia figlia, tanto per cominciare. E poi c’è il bambino dei vicini, i vicini, io e una pletora di gatti in libertà.

E questi gatti tra un paio di mesi saranno molti di più, perché la sterilizzazione è “contro natura”. Due volte l’anno, nel silenzio della notte, sento le voci. Mi dico che no, sono solo bambini. Ma mi prendo in giro, sono le nuove cucciolate. E già mi preparo alla vista dei volantini: “Volete cuccioli deliziosi? Ne abbiamo con la pala. Due, tre, quanti ne volete?”. Tanto, se non riescono a piazzarli tutti, nonostante la totale assenza di discriminazione nella scelta degli adottanti, li lasceranno liberi in giardino. Nel mio giardino.

Foto | Flickr

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