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Sacro di Birmania con assenza di pelo: cause e cosa fare

Andiamo a vedere come mai a volte nascono gatti di razza Sacro di Birmania del tutto senza peli: ecco cause e cosa fare.

Sacro di Birmania con assenza di pelo: cause e cosa fare

Sacro di Birmania con assenza di pelo – Esiste una malattia ereditaria del Sacro di Birmania che provoca assenza del mantello. E’ importante conoscere questa patologia per evitare di riprodurre gatti malati e portatori, non solo perché la bellezza di un Sacro di Birmania (al di là del fatto di essere un gatto) sta nel suo mantello, ma anche perché oltre all’alopecia diffusa c’è anche un maggior rischio di infezioni cutanee. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi e cosa fare nella sindrome da nudità del Sacro di Birmania.

Sacro di Birmania con assenza di pelo: cause

Meglio nota come sindrome da nudità del Sacro di Birmania, questa patologia ereditaria si manifesta con questi sintomi:

  • assenza totale del mantello (in pratica hanno una specie di sottopelo corto e lanuginoso, ben diverso dal manto che deve avere un Sacro di Birmania)
  • aumento del rischio di infezioni cutanee in quanto la cute non è più protetta dal mantello (con aumento del rischio di mortalità)
  • cute grassa
  • aumento delle rughe cutanee

La patologia questa volta è congenita in quanto i gattini mostrano questa totale assenza di pelo sin dalla nascita.

Sacro di Birmania con assenza di pelo: cosa fare?

Se nasce un Sacro di Birmania senza pelo, con questa specie di lanugine e la pelle grassa e unta, è probabile che soffra di questa sindrome da nudità del Sacro di Birmania. In questo caso, visto il sospetto clinico, conviene testare geneticamente sia il gattino che i genitori. Per il gattino serve per confermare la malattia, per i genitori serve per escluderli eventualmente dalla riproduzione. Infatti non solo andrebbero esclusi dalla riproduzione i gatti malati, ma anche i portatori sani, ovvero coloro che non mostrano segni di malattia, ma che portano in sé la mutazione genetica in quanto la trasmettono alla metà della prole.

Il test avrà tre risultati:

  1. gatto sano: il gatto non ha né la malattia né la mutazione, quindi può essere usato come riproduttore
  2. gatto portatore: il gatto non ha la malattia, ma ha la mutazione, quindi trasmette la malattia al 50% della prole
  3. gatto malato: il gatto ha la malattia e la mutazione, trasmette la patologia a tutta la prole

Occhio che non tutti i laboratori effettuano il test genetico, quindi bisogna trovare e contattare un laboratorio che si occupi anche di test genetici.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

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