Petsblog Animali domestici Analisi del sangue del gatto: le sigle e il loro significato

Analisi del sangue del gatto: le sigle e il loro significato

Tutto ciò che devi sapere sulle analisi del sangue del gatto, con la spiegazione ed il significato delle diverse sigle.

Analisi del sangue del gatto: le sigle e il loro significato

Esattamente come fatto per il cane, spieghiamo il significato delle sigle degli esami del sangue nel gatto. Ovviamente le sigle sono le stesse e diciamo che le malattie per cui si alterano sono le medesime del cane, con la possibile eccezione delle malattie virali o parassitarie specifiche del cane o del gatto.

E’ importante sapere a cosa si riferiscono queste sigle in quanto vi aiutano a capire quello che il veterinario vi sta spiegando. Quando andrete dal veterinario con il vostro gatto che sta male, probabilmente vi verranno proposti degli esami del sangue il cui risultato finale vi verrà spiegato nei dettagli. Tuttavia se non si è addentro al mondo medico, ecco che queste sigle possono confondere le idee e poi magari si creano pasticci o disguidi quando ritornate a casa e dovete spiegare al resto della famiglia il problema del vostro gatto. Oppure immaginate di essere in vacanza col vostro gatto, avete fatto gli esami dal vostro veterinario, ma accade che il gatto sta male mentre siete lontani da lui e dovete portare il gatto dal veterinario del luogo: dirgli che il gatto ha l’azotemia alta piuttosto che le transaminasi fa la sua bella differenza.

Analisi del sangue del gatto: sigle e significato

Ecco perché oggi andremo a vedere il significato delle sigle e di quei nomi che compaiono nelle analisi del sangue (e che indicano i valori di questi esami). Accanto poi ad ogni valore faremo degli esempi di aumento o diminuzione del valore in questione, ma si tratta per l’appunto solo di pochi esempi, sarebbe troppo lungo elencare tutte le patologie in questione.

Doverosamente poi sottolineiamo una cosa: il sapere cosa vogliono dire quei nomi non vuol dire automaticamente saper leggere gli esami, per l’interpretazione ci va comunque un medico veterinario che sfrutti quando ha studiato e tutta la sua esperienza per capirli. L’articolo non si propone dunque di sostituire in nessun modo il vostro veterinario nell’interpretazione delle analisi del sangue, ma vuole essere semplicemente un supporto per aiutarvi a ricordare tutto quello che il vostro veterinario vi ha spiegato.

Ultima precisazione. Accanto ai principali valori, troverete l’intervallo di riferimento dei suddetti, massimo e minimo. Fate però attenzione: ogni laboratorio e ogni testo utilizza il suo intervallo di riferimento che può differire leggermente da quello indicato in questo articolo. Quindi non vi stupite di alcune lievi oscillazioni.

Emocromo

  • RBC: indica il numero dei globuli rossi o eritrociti. Aumenta in caso di policitemia; diminuisce in caso di anemia. Valori di riferimento: 5-10 milioni/mm3
  • HB: indica i livelli di emoglobina (è la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue). Aumenta in caso di disfunzione del midollo osseo; diminuisce in caso di anemia. Valori di riferimento: 8-15 g/100 ml
  • HCT o PCV: è l’ematocrito, indica la percentuale di globuli rossi nel sangue. Aumenta in caso di disidratazione, policitemia; diminuisce in caso di anemia, insufficienza renale, infezioni varie. Valori di riferimento: 24-45%
  • MCV: è il volume cellulare medio, ovvero il volume medio dei globuli rossi. Aumenta in caso di anemia rigenerativa, malattie mieloproliferative; diminuisce in caso di carenza di ferro, malattie epatiche (anche lo shunt) o malattie croniche infiammatorie. Valori di riferimento: 39-55 fL
  • MCH: è il contenuto cellulare medio di emoglobina. Aumenta in caso di emolisi, forme di anemia aplastica; diminuisce in caso di anemia da carenza di ferro. Valori di riferimento: 12,5-17,5 pg
  • MCHC: è la concentrazione cellulare media di emoglobina. Aumenta in caso di emolisi, lipemia; diminuisce in caso di anemia rigenerativa, carenza di ferro. Valori di riferimento: 30-36 g/dl
  • Reticolociti: sono i globuli rossi immaturi. Aumentano in caso di anemia rigenerativa
  • RDW: indice di distribuzione dei volumi eritrocitari. Valori di riferimento: 14-31 %CV
  • HDW: indice di distribuzione della concentrazione di emoglobina
  • WBC: è il numero di globuli bianchi o leucociti. Aumenta in caso di infezioni, leucemie, stress; diminuisce in caso di infezioni, patologie del midollo osseo. Valori di riferimento: 5500-19500
  • Neutrofili: globuli bianchi polimorfonucleati, il loro valore viene espresso in percentuale e valore assoluto. Aumentano in caso di infezioni; diminuiscono in caso di malattie al midollo osseo. Valori di riferimento: 35-75%; 2500-12500 n/mmc
  • Linfociti: sono globuli bianchi mononucleati. Aumentano in caso di infezioni, leucemia; diminuiscono in caso di somministrazioni di cortisone, malattie al midollo osseo. Valori di riferimento: 20-55%; 1500-7000 n/mmc
  • Monociti: sono globuli bianchi mononucleati. Aumentano in caso di infezioni, leucemia; diminuiscono in caso di infezioni acute, malattie del midollo osseo. Valori di riferimento: 1-4%; 0-850 n/mmc
  • Eosinofili: sono globuli bianchi polimorfonucleati. Aumentano in caso di allergie, parassitosi, granuloma eosinofilico; diminuiscono in caso di somministrazione di cortisonici, stress. Valori di riferimento: 2-12%; 0-1500 n/mmc
  • Basofili: sono globuli bianchi polimorfonucleati. Aumentano in caso di allergie, parassitosi; diminuiscono in caso di malattie del midollo osseo. Valori di riferimento: rari
  • PLT: indica il numero di piastrine. Aumenta in caso di disordini mieloproliferativi; diminuisce in caso di infezioni, linfomi, CID. Valori normali: 300-800 K/uL
  • MPV: è il volume piastrinico medio

Profilo biochimico

  • AST o GOT: aspartato transaminasi o transaminasi sierica glutammico, ossalacetica, enzima marker del danno epatico (ma la si trova in quantità significative anche nel muscolo e nel cuore). Aumenta in caso di epatiti, tumori, pancreatite, siero emolitico Valori normali: 0-47 UI/l
  • ALT o GPT: alanino aminotransferasi o glutammato-piruvato transaminasi sierica, enzimi marker del danno epatico (enzima specifico del danno epatico, anche se in quantità minima la si trova in cuore, rene e muscolo, ma non a livello tale da essere considerata significativa). Aumenta in caso di epatiti, neoplasie, farmaci, steatosi, lipidosi epatica, cirrosi Valori normali: 0-43 UI/l
  • GGT: gamma-glutamil transferasi, enzima specifico della colestasi epatica. Aumenta in caso di problemi alle vie biliari. Valori normali: 2-14 UI/l
  • ALP: fosfatasi alcalina, enzima indice della colestasi epatica (ma si trova anche nell’intestino, nell’osso, nel rene e nella placenta). Aumenta in caso di colestasi epatica, induzione da steroidi, colangite, pancreatiti, gastroenteriti, osteosarcoma, osteomieliti, piometra, gravidanza, tumori epatici. Valori normali: 0-200 UI/l
  • CPK o CK: creatinkinasi, enzima muscolo-specifico. Aumenta in caso di danno muscolare (teoricamente anche il prelievo può farlo aumentare). Valori normali: 0-80 UI/l
  • LDH: lattato deidrogenasi, enzima ubiquitario (lo si trova in muscolo). Aumenta in caso di anemia emolitica, danno epatico, lesioni muscolari e ossee. Valori normali: 0-120 UI/l
  • Crea o creatinina: prodotto del catabolismo muscolare, valore specifico dell’insufficienza renale. Aumenta in caso di insufficienza renale. Valori normali: < 1,7 mg/dl
  • Urea: catabolita azotato sintetizzato dal fegato ed eliminato con le urine. Aumenta in caso di insufficienza renale, febbre, emorragia gastrointestinale, diete iperproteiche, post ostruzione; diminuisce in caso di gravi patologie epatiche, diete ipoproteiche, PU/PD, iperidratazione. Valori di riferimento: 40-70 mg/dl
  • BUN o azoto ureico: è più specifico dell’urea nell’individuare il danno renale. Valori normali: 10-30 mg/dl
  • Amilasi: enzima presente in massima parte nel pancreas, ma anche nelle ghiandole salivari e nell’intestino. Aumenta in caso di pancreatite, insufficienza renale, colecistite, gastroenterite, occlusione intestinale. Valori normali: 0-1500 UI/l
  • Lipasi: enzima pancreatico. Aumenta in caso di pancreatite, calcoli biliari, peritonite, insufficienza renale
  • Glu: è il glucosio, indica la glicemia, ovvero il livello di zuccheri nel sangue. Aumenta in caso di diabete mellito, pancreatite, cortisonici, danno epatico acuto, ipertiroidismo; diminuisce in corso di digiuno, insulinoma, pancreatite, sepsi. Valori normali: 70-110 mg/dl
  • Fruttosamine: valuta la concentrazione di glucosio nel tempo (non influenzata in pratica dall’iperglicemia transitoria da stress). Aumentano in caso di diabete mellito; diminuisce in caso di insulinoma. Valori normali: 225-375 micromol/l
  • Col o Colesterolo: Aumenta in caso di diete con eccesso di grassi, diabete mellito, glomerulonefrite, ipelipidemia idiopatica. Valori normali: 75-200 mg/dl
  • Tri o trigliceridi: Aumenta in caso di diete squilibrate, diabete mellito, glomerulonefrite, ipelipidemia idiopatica. Valori normali: 5-100 mg/dl
  • Sodio o Na: elettrolita. Aumenta in caso di vomito, diarrea, insufficienza renale, diabete mellito, febbre, colpo di calore, ustioni, iperaldosteronismo; diminuisce in caso di vomito, diarrea, versamenti, sindrome nefrosica, malattie renale ed epatiche, diabete mellito. Valori normali: 150-160 mEq/l
  • Potassio o K: elettrolita. Aumenta in caso di insufficienza renale oligurica, ipoaldesteronismo primario; diminuisce in caso di anoressia, vomito, diarrea, insufficienza renale cronica, diuresi post ostruttiva, iperaldosteronismo, diuretici d’ansa. Valori normali: 3,5-5,5 mEq/l
  • Cloro o Cl: elettrolita. Aumenta in caso di ipernatriemia, diarrea, acidosi renale; diminuisce in caso di iponatriemia, alcalosi, vomito. Valori normali del cloro corretto: 117-123 mEq/l
  • Ca o Calcio: elettrolita. Aumenta in caso di linfoma, insufficienza renale cronica, iperparatiroidismo primario; diminuisce in caso di insufficienza renale, ipoparatiroidismo, pancreatite, ipoalbuminemia, eclampsia, enteropatie proteino-disperdenti. Valori normali: 9-11,5 mg/dl
  • Magnesio o Mg: elettrolita. Aumenta in caso di insufficienza renale, iperparatiroidismo; diminuisce in caso di vomito, diarrea, anoressia, ipercalcemia, danno renale, ipertiroidismo, ipoparatiroidismo. Valori normali: 1,5-2,5 mg/dl
  • P o Fosforo: elettrolita. Aumenta in caso di insufficienza renale, ipertiroidismo. Diminuisce in caso di ipercalcemia da linfoma, ipeparatiroidismo primario. Valori normali: 3-6 mg/dl

Protidogramma

  • Proteine totali: indica la somma di tutte le tipologie di proteine. Diminuiscono in caso di insufficiente ingestione con la dieta, mancata sintesi da parte del fegato, perdita dal rene o dall’intestino. Per l’aumento, vedere ogni singola proteina Valori normali: 5,4-7,8 g/dl
  • Albumine: proteina sintetizzata nel fegato, responsabile della pressione oncotica. Aumenta in caso di disidratazione, emoconcentrazione; diminuisce in caso di mancata ingestione con la dieta di proteine, patologie epatiche, perdita renale (anche sindrome nefrosica), perdita dall’intestino con gravi diarree (malassorbimento, maldigestione, enteropatie proteino-disperdenti). Valori normali: 2,5-4 mg/dl
  • Globuline: indica la somma delle alfa 1, alfa 2, beta e gamma. Valori normali: 3-3,8 mg/dl
  • Alfa 1: prodotte nel fegato. Aumentano in caso di epatite acuta, sindrome nefrosica, glomerulonefrite acuta, linfoma, mastocitoma
  • Alfa 2: prodotte nel fegato. Aumentano in caso di epatite acuta, sindrome nefrosica, glomerulonefrite acuta, linfoma, mastocitoma
  • Beta: prodotte nel fegato. Aumentano in caso di gravidanza, epatopatia acuta, malattie croniche della cute
  • Gamma: prodotte dalle plasmacellule e dai linfociti B. Aumentano in caso di infezioni e infiammazioni, FIP, FeLV, malattie immunomediate, epatiti croniche, linfoma; diminuiscono in caso di mancata assunzione del colostro, linfoma, neoplasie, malnutrizione, FIV
  • A/G: rapporto albumine/globuline. Aumenta in caso di aumento delle albumine o diminuzione delle globuline; diminuisce in caso di diminuzione delle albumine e aumento delle globuline (FIP)

Profilo coagulativo

  • PT: tempo di protrombina (via estrinseca e comune). Aumenta in caso di alterazioni o carenze del FVII, FII, FX, carenza di vit. K, CID, patologie epatiche, ipofibrinogemia
  • aPTT: tempo di tromboplastina parziale attivata (via intrinseca e comune). Aumenta in caso di alterazione o carenze del FXII, FXI, FIX, FVIII, FX, FII, carenza di vit. K, CID, ipofibrinogemia, patologie epatiche
  • TCT: tempo di coagulazione della trombina (ruolo del fibrinogeno nella via comune). Aumenta in caso di ipofibrinogemia, patologie epatiche, CID
  • WBCT: tempo di coagulazione di sangue intero
  • ACT: tempo di coagulazione attivato
  • D-dimeri: Aumentano in caso di CID (Coagulazione Intravasale Disseminata, nota anche con l’acronimo inglese di DIC), guarigione di ferite, emorragie interne
  • Fibrinogeno: proteina prodotta dal fegato Valori normali: 0,05-0,3 g/dl

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