Petsblog Perché il veterinario non ci dice tutto quando portiamo a visita il pet?

Perché il veterinario non ci dice tutto quando portiamo a visita il pet?

Come mai il veterinario non ci dice tutto, ma proprio tutto quando portiamo a visita il nostro pet? Ecco una semplice spiegazione.

Perché il veterinario non ci dice tutto quando portiamo a visita il pet?

Succede spesso: il proprietario porta a visita il pet, questi viene visitato, viene fatta diagnosi, viene spiegata la malattia, viene prescritta la terapia, il proprietario torna a casa, va a cercare su Google, si spaventa, richiama dieci volte il veterinario protestando “Eh, ma questo non me l’hai detto!”. Ecco, se non l’ha fatto c’è un motivo, non è che si è dimenticato un pezzo, è che semplicemente ha dato priorità ad altre informazioni. E’ come quando vado dal meccanico, mi dice sommariamente che cos’ha, mi dice cosa deve fare e basta: io non sto a telefonargli dopo un’ora per chiedergli come vengono costruite le pasticche per i freni se devo cambiarle o perché non mi ha spiegato l’esatto meccanismo di funzionamento delle suddette.

Perché il veterinario non mi spiega tutto?

Quando viene diagnosticata una malattia, normalmente il veterinario vi dice il nome, che cosa comporta, i sintomi e come verrà impostata la terapia. Diciamo che cerca di dirvi l’essenziale, senza fornirvi troppe informazioni nello stesso momento, per un motivo semplice: non tutti hanno una formazione medica completa, quindi se ci si perde in mille dettagli, il proprietario finisce per non capirci più nulla.

Purtroppo già solo quando parli della malattia e della terapia ti rendi conto che di tutto quello che spieghi ne rimane impressa al proprietario una minima parte, non è colpa di nessuno, semplicemente a volte ci sono troppe informazioni da dare, c’è poco terreno comune di spiegazioni, a volte dall’altra parte del tavolo c’è poca attenzione, è facile confondersi e via dicendo.

Quindi il veterinario cerca di selezionare le informazioni più importanti, poi di volta in volta procederà a darvi anche tutte le altre. Anche perché altrimenti la visita si trasformerebbe in un corso universitario di ore, con dettagli che poco interessano il proprietario, ma che magari sono importanti per il veterinario.

Ci sono poi casi particolari dove se ti azzardi a dire una parola in più, ecco che vieni frainteso o che il proprietario si focalizza solo su quel concetto, cancellando automaticamente dalla memoria tutti gli altri. Lo vedo spesso capitare con le malattie che sono zoonosi. Ora, non parlo di zoonosi gravi, ma prendiamo per esempio una Giardia: potenzialmente è una zoonosi, quindi è possibile il contagio animale l’uomo, ma può essere che il veterinario al primo riscontro non ve ne parli se non fate domanda diretta. Questo perché deve dirvi così tante cose su come l’ha presa, sui sintomi, sulla terapia, sulla difficoltà a volte di debellarla che magari si riserva quell’informazione per una seconda volta. Anche perché spesso quando ti azzardi a dire “Zoonosi” ecco che il proprietario si preoccupa e comincia a pensare solo ed esclusivamente a quell’aspetto della malattia quando invece tu hai bisogno che si concentri sul discorso terapia. In questo caso visto che per prenderla bisognerebbe toccare le feci del cane infetto e mettersi le mani in bocca, ecco che molto probabilmente il vostro veterinario non l’ha messa come informazione prioritaria perché immagina che nessuno faccia una cosa del genere. Nel caso delle zoonosi gravi i veterinari sono i primi a dirvi cosa fare e cosa non fare, se non ve l’ha ancora detto è perché probabilmente siamo in un caso similare a quello descritto nell’esempio.

Succede anche quando nomini FIV o Aids felino: nel momento in cui pronunci quelle fatidiche parole, non hai più l’attenzione del proprietario, si preoccupa solamente della parola “Aids” e anche quando gli spieghi che non può contagiare le persone, non riesci più a farlo rimanere concentrato sul vero problema, ovvero come curare il gatto in questo caso.

Cosa fare?

Semplice: se il veterinario non vi ha detto tutto in un’unica volta, non protestate poi con mille telefonate sul perché non vi ha detto che… quando su Google c’è scritto che… Se gliene date il tempo, piano piano vi spiega tutto ed evita di fornirvi mille informazioni che vengono dimenticate dopo tre secondi. D’altro canto quando vado dal medico preferisco anche io che mi dia tre informazioni salde e ben date piuttosto che mi inondi di parole che alla fine poco mi servono.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | armymedicine

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