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Allattamento gattini orfani e abbandonati: quanto dura e come farlo

Come si allattano i gattini orfani e abbandonati? Quando dura l'allattamento?

Allattamento gattini orfani e abbandonati: quanto dura e come farlo

Allattamento gattini orfani – Capita purtroppo spesso di trovare gattini orfani o abbandonati. Nel primo caso la madre potrebbe essere morta, mentre nel secondo può essere che la madre se ne sia andata perché magari spaventata da qualcosa o perché ha sentito i gattini poco vitali e ha deciso di non allattarli. O a volte capita che ci siano madri con scarso istinto materno che non sanno o non vogliono allattare. A questo punto tocca a noi che abbiamo trovato i gattini o proprietari della madre rimboccarci le maniche e cominciare ad allattarli. Ma come si allattano i gatti orfani? Quando dura l’allattamento?

Allattamento gattini con latte artificiale: come farlo?

Prima di tutto: NON si usa il latte vaccino, il latte nostro per intenderci. L’intestino del gattino non è in grado di digerirlo e potrebbe sviluppare una forma di gastroenterite anche letale a questa età. E non è detto che la diarrea compaia subito, potrebbe arrivare anche dopo qualche giorno. Inoltre lo scatenarsi di una diarrea da malassorbimento in gattini così piccoli potrebbe a sua volta scatenare forme virali latenti, peggiorando la situazione anche in poche ore fino ad arrivare alla morte.

Per allattare gattini orfani o che hanno una madre che non li allatta/non ha il latte, bisogna usare per forza il latte in polvere per gattini, di sicuro non il latte in polvere per neonati: la composizione e i fabbisogni sono diversi.

Meglio dotarsi anche dei biberon per gattini. Se non lo avete, va bene anche una siringa da insulina a cui avete tolto ovviamente l’ago, ma in questo caso dovete avere una minima manualità: se esagerate con la velocità di somministrazione, il latte va di traverso e rischiate di provocare una broncopolmonite ab ingestis.

Preparate il latte seguendo le istruzioni riportate sul retro della confezione, deve essere tiepido, né troppo freddo, né troppo caldo. Nella prima settimana-dieci giorni i gattini vanno nutriti ogni 2-3 ore, giorno e notte. Poi man mano i tempi fra una poppata e l’altra si allungano, ma non più di tanto, altrimenti vanno in ipoglicemia.

Prima e dopo ogni poppata ricordatevi di massaggiare l’addome per far urinare e defecare il gattino, normalmente lo farebbe la madre leccandolo, ma visto che sono orfani, dovete farlo voi. Se il gattino non mangia, è magro, piagnucola sempre, non defeca da una giornata allora portatelo dal veterinario. Molti gattini arrivano dal veterinario in fin di vita perché sono tre giorni che non defecano o mangiano quasi niente, più temporeggiate in questi casi e più rischiate di far morire il micetto.

Allattamento gattini: quando dura?

Lo svezzamento dei gattini avviene intorno al mese. Più o meno verso quella data si comincia a proporre ai gattini pappe morbide, le apposite pappe per lo svezzamento o del pollo lesso frullato. Inizialmente il gattino non saprà cosa fare, si sporcherà, non aprirà la bocca, dovremo sporcargli noi la bocca col cibo, ma tempo qualche giorno comincerà a capire come mangiare il cibo solido e potrete gradualmente eliminare il latte e passare al cibo solido.

Svezzare vuol dire passare dall’alimentazione lattea a quella solida: una volta che il gattino è svezzato e non è più un neonato, non ha più bisogno del latte, anzi, continuare a darglielo può causare problemi di digestione. Questo vuol dire che se trovate un gattino di più di un mese, prima di spendere soldi per comprare il latte in polvere e lamentarvi poi col veterinario di aver sprecato soldi quando vi dirà che a quell’età il gattino non ha bisogno di latte, provate a dargli delle mousse per gattini o del petto di pollo lesso: se li mangia, vuol dire che è già svezzato e non ha bisogno del latte.

Lo svezzamento precoce può essere fatto a 21 giorni, preferibilmente se seguiti dal vostro veterinario: lo si fa in circostanze particolari.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | jameswragg

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