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Viareggio, alunni lanciano il gatto dalla finestra per festeggiare la fine della scuola

Un brutto caso di maltrattamento animale a Viareggio: per festeggiare la fine della scuola alcuni alunni hanno lanciato un gatto dalla finestra.

Viareggio, alunni lanciano il gatto dalla finestra per festeggiare la fine della scuola

Questa storia arriva da Viareggio. Alcuni alunni dell’Istituto Piaggia di Viareggio hanno lanciato un gatto dalla finestra per festeggiare la fine della scuola. Si parla di uno studente, ma è probabile che in più siano stati coinvolti nello scellerato gesto. La vicenda è accaduta l’ultimo giorno di scuola: uno studente ha preso la gatta della scuola (una micia che da mesi era stata adottata dalla scuola e accudita da personale scolastico e studenti) e l’ha letteralmente lanciata giù dalla finestra dal secondo piano. Anticipiamo subito che la gatta è viva per ora: è stata subito portata d’urgenza da una docente da un veterinario che non ha riscontrato fratture. Tuttavia la micia presentava febbre e dispnea.

E’ stato lo stesso ISI Piaggia di Viareggio a dare la notizia tramite un post su Facebook. Qui si legge che al termine delle lezioni, la gatta è stata presa e fatta volare giù dal secondo piano. Probabilmente l’autore del gesto pensava a un gioco, peccato che si tratti di un reato che va contro ogni morale etica e civica dell’Istituto. Nel post si apprende che docenti, dirigenza, collaboratori, segreteria, ragazzi e famiglie condannano all’unanimità e senza possibilità di appello questo gesto che viene definito “inqualificabile, incivile e violento”.

Per questo motivo, il Consiglio d’Istituto intende far luce sull’accaduto. Si cerca ora la collaborazione degli studenti affinché si possa risalire all’autore o agli autori responsabili del gesto, i quali verranno sanzionati come meritano. L’Istituto, vista la gravità del gesto, aveva anche pensato di sospendere gli scrutini delle classi, ma si tratta di atti dovuti e obbligatori, per cui non è stato possibile farlo. Adesso si spera che vengano scoperti gli autori del gesto (e che le famiglie relative si rendano conto della gravità della situazione, senza difendere o giustificare la prole al di là dell’indifendibile come purtroppo succede spesso di questi tempi).

Ecco il post integrale su Facebook:

Via | Corriere Adriatico

Foto | iStock

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