Petsblog Gatti Entropion nel gatto: cause, sintomi e terapia

Entropion nel gatto: cause, sintomi e terapia

C'è nel cane, ma c'è anche nel gatto: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia dell'entropion nel gatto.

Entropion nel gatto: cause, sintomi e terapia

Siamo abituati a parlare di entropion nel cane, specie se abbiamo cani di razza Chow-Chow e Shar-pei (ma non solo). Però bisogna ammettere che l’entropion lo si può vedere anche nei gatti. Ammettendo che si tratta di una malattia che è più frequente vedere nel cane, ecco che oggi andremo a dare uno sguardo a cause, sintomi, diagnosi e terapia dell’entropion nel gatto. Di base sappiate che si tratta di una patologia congenita e genetica: il gatto nasce con l’entropion perché probabilmente i genitori o qualche antenato avevano questa patologia. O per sfortuna, per via di una mutazione genetica, tutto è possibile.

Entropion nel gatto: cause e sintomi

Come dicevamo, l’entropion nel gatto è una patologia congenita e genetica che fa sì che una parte della palpebra sia ripiegata verso l’occhio. Questo fa sì che, alla lunga, tale porzione di palpebra graffi e irrita la cornea, il che a sua volta conduce a cheratite, ulcere e perforazione. Tipica anche la cheratite pigmentaria: si tratta di tessuto cicatriziale di colore scuro che può formarsi sull’ulcera. Il tutto provoca una diminuzione o perdita della capacità visiva del gatto.

Tendenzialmente si vede l’entropion nelle razze brachicefale di gatti, quindi i Persiani e gli Exotic sono fortemente a rischio. Questo perché avendo il muso e la canna nasale più corta, ecco che c’è una maggior tensione a livello dei legamenti e dei tessuti dell’occhio. Questo, unito alla peculiare conformazione del muso dei gatti brachicefali, porta la palpebra superiore e inferiore a ruotare all’interno, in direzione del bulbo oculare.

I sintomi dell’entropion nel gatto sono:

  • lacrimazione eccessiva (epifora)
  • cheratite
  • arrossamento dell’occhio
  • muco/pus nell’occhio per via di sovrinfezioni batteriche secondarie
  • ulcere corneali
  • cheratite pigmentaria

Esiste anche una forma di entropion funzionale. Recidive costanti di congiuntivite possono provocare un entropion spastico. Tutto ciò accade anche in gatti che, di base, non hanno un entropion congenito, ma che soffrono di infiammazioni croniche agli occhi o che sono sottoposti a continui stimoli irritativi oculari.

Entropion nel gatto: diagnosi e terapia

La diagnosi di entropion nel gatto viene emessa dal veterinario a seguito di anamnesi e visita del gatto. Prima di pensare a una correzione di tipo chirurgico, va però risolta qualsiasi causa di infiammazione sottostante.

Per quanto riguarda la terapia, nei casi lievi si può tentare con la terapia medica. Questo vuol dire che se non ci sono ulcere corneali, allora si possono usare lacrime artificiali e periodici cicli di colliri o pomate oftalmiche (non cortisoniche se non si è più che sicuri che non ci siano ulcere corneali, altrimenti si perfora l’occhio). Tuttavia questa è una terapia palliativa: l’entropion sarà sempre lì perché l’unico modo per risolverlo è la chirurgia.

L’intervento va fatto quando il gatto è adulto e ha terminato l’accrescimento: interventi fatti troppo precocemente in caso di entropion non hanno senso perché la struttura del muso e della pelle deve ancora fissarsi e si rischia poi, con la successiva crescita, di sviluppare di nuovo entropion o ectropion (dipende se si è tolta poca pelle o troppa pelle rispetto a quello che sarà l’effettivo accrescimento fisiologico del gatto).

Diciamo che l’entropion non è una patologia grave e mortale, ma richiede una cura costante e trattamenti periodici. Conviene anche escludere dalla riproduzione i gatti che presentano entropion, altrimenti si rischia che le future cucciolate abbiano il medesimo problema essendo una malattia congenita e genetica.

Per quanto riguarda il costo dell’intervento di entropion nel gatto, dovrete chiedere un preventivo al chirurgo: non esiste un tariffario unico nazionale. E assicuratevi bene di stabilire come gestirlo nel post intervento, è fondamentale per la buona riuscita dell’operazione.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Antibiotici: quali sono gli effetti collaterali?
Cani

Gli antibiotici sono farmaci che uccidono o inibiscono la crescita dei batteri e vengono somministrati per via orale o parenterale per trattare le infezioni batteriche anche nei cani e nei gatti. Tuttavia, l’uso eccessivo o improprio degli antibiotici può portare a problemi e a effetti collaterali indesiderati. In questo articolo vengono esplorati l’uso degli antibiotici nei cani e nei gatti, fornendo informazioni su come utilizzarli in modo sicuro ed efficace.