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Coronavirus, i volontari aiutano cani e gatti rimasti orfani

I volontari della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente stanno dando una mano per aiutare i cani orfani a causa dell'emergenza Coronavirus.

Coronavirus, i volontari aiutano cani e gatti rimasti orfani

In questo periodo di emergenza Coronavirus bisogna pensare anche a loro: ai cani e gatti rimasti orfani a causa della Covid-19. Il fatto che persone sole o anche famiglie intere sono in quarantena perché positive al Sars-Cov-2 e, per questo motivo, non possono uscire per portare il cane in passeggiata o per andare a comprare da mangiare al proprio cane e gatto. Ecco che allora si sono mobilitati i volontari della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’ambiente, l’associazione fondata da Michela Vittoria Brambilla. Proprio sabato scorso è stato ideato il servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19”. Chiamando il numero 02-94351244, ma solo dopo aver letto tutte le faq sul sito www.leidaa.info e sui relativi social network, è possibile trovare assistenza per i propri animali.

Coronavirus e animali domestici: come funziona LEIDAA per emergenza Covid-19?

A seconda della situazione, i volontari della LEIDAA si attiveranno per aiutare le persone in difficoltà. In alcuni casi, protetti da guanti e mascherine e evitando qualsiasi contatto con le persone chiuse in quarantena, vanno due volte al giorno a prendere il cane per portarlo in passeggiata. In altri casi, invece, quando magari una persona vive da sola, è ricoverata in ospedale e ha dei gatti o cani in casa, ecco che i volontari vanno a prendere gli animali per stallarli temporaneamente. In casi molto particolari, invece, a causa della morte del proprietario e dell’impossibilità dei famigliari di occuparsi dell’animale lasciato orfano (perché magari distanti o anche essi malati), ecco che la LEIDAA cerca delle sistemazioni definitive.

C’è anche la possibilità che l’animale, con un proprietario malato o ricoverato, abbia bisogno di terapie giornaliere che non possono essere sospese. Pensiamo, per esempio, a un cane diabetico che deve fare l’insulina due volte al giorno. In questi casi i volontari della LEIDAA contattano il veterinario curante, si fanno rilasciare un certificato che attesta l’effettivo stato patologico del cane e relative necessità terapeutiche, spiegano la situazione alle forze dell’ordine e queste rilasciano i permessi per accudire il cane.

E non di soli cani e gatti si occupano: ci sono stati anche casi di cavalli che hanno bisogno di essere fatti sgambare a causa di particolari malattie che, in caso di mancato movimento, li condurrebbero all’abbattimento.

Foto | Pixabay

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