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Il comportamento dei conigli: non esiste un coniglio cattivo

Spesso sento dire che il coniglio è "maleducato" o cattivo. Non esiste un coniglio cattivo: lui segue il suo istinto, sta a noi andargli incontro e comprendere i suoi comportamenti.

Il comportamento dei conigli: non esiste un coniglio cattivo

Le “lamentele” classiche e le scuse con le quali le persone si stancano del proprio coniglio domestico sono (ormai le so a memoria): sporca, fa la pipì per casa, morde, rosicchia i mobili, è aggressivo, fa pipì odorosa.

Prima di tutto pensiamo se NOI abbiamo fatto tutto il possibile per far stare bene il nostro coniglio domestico, il che contempla in primis i vaccini e la sterilizzazione, con la quale si risolvono gran parte dei problemi sopra citati: la pipì infatti non è più odorosa, il coniglio cala notevolmente in aggressività e solitamente smette di mordicchiare e rosicchiare. Ovviamente bisogna creare un’area a lui dedicata (la gabbia è VIETATA!) dove capirà di poter andare a spallinare e fare i suoi bisognini. Solitamente è un angolo della casa in cui vengono poste: cassetta con pellet e fieno per i bisogni, più ciotolina dell’acqua e tappetino su cui verranno riposte le verdure quotidiane. Ricordiamo sempre che il coniglio è un erbivoro stretto, per la sua dieta, seguite questo link.

Il coniglio NON capisce le punizioni: capisce esclusivamente il nostro no, che va detto con tono deciso ma mai gridando, e nel momento esatto in cui il coniglio “compie la malefatta”. Altrimenti non comprenderà mai il perché lo state sgridando: il coniglio non è e non sarà comunque mai “perfetto”. Un essere vivente non potrà mai essere simil pelouches: sempre pulito, buono, fermo e zitto, e propenso alle coccole quando vorrete voi. Il coniglio ha un suo istinto ed è dotato di intelligenza e carattere: quindi se non lo guarderete a sufficienza secondo i suoi canoni vi farà dei dispettucci, butterà in giro il cibo o vi farà la pipì in terra anche se solitamente è molto bravo con la lettiera.

Quando si prende un animale bisogna essere pronti a comprenderlo con pazienza, e a venirsi incontro. Io posso parlare per i miei conigli (ne ho tre, con caratteri completamente diversi): ci vuole tempo per capire i bisogni e le priorità di ognuno. In cambio, anche se talvolta fanno qualche pallina per casa, facilmente rimovibile in pochi minuti la sera, i conigli sanno dare immenso affetto, sono intelligentissimi e imparano moltissime cose. Uno dei tre all’inizio era molto aggressivo, seppur sterilizzato, ma con il tempo è diventato il più dolce, affettuoso e ordinato dei tre perché ha capito che veniva accettato, veniva sì ripreso dolcemente, ma mai sgridato.

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