L’inferno dei cani e gatti del Rifugio Parrelli a Roma: si cercano adozioni
Finalmente la Procura di Roma ha autorizzato la LAV a riprendere le operazioni per il trasferimento dei cani e gatti del canile.
Una vicenda drammatica e raccapricciante che si trascina da troppo tempo, sulla pelle di animali indifesi, e con precise responsabilità che la Magistratura potrà finalmente accertare, grazie ad inoppugnabili elementi di prova. Non è accettabile che a Roma, né altrove, gli animali vengano segregati a vita in condizioni di tale degrado. Confidiamo nella generosità e nella sensibilità di tante famiglie che possono prendere in affido questi animali.
Così Gianluca Felicetti, presidente LAV (Lega Anti Vivisezione), commenta la vicenda del canile Parrelli a Roma, posto sotto sequestro nove mesi fa. Proprio la LAV da alcune settimane è stata finalmente autorizzata dalla Procura di Roma a riprendere le operazioni per il trasferimento dei cani e gatti del canile (si parla di trecentocinquanta cani e centocinquanta gatti).
Ora i primi sessantuno animali affidati alla LAV sono finalmente usciti dalle gabbie, a cominciare dai tanti bisognosi di urgenti cure medico-veterinarie e immediatamente ricoverati in cliniche veterinarie; nelle prossime settimane saranno trasferite altre decine di animali, fino a svuotare definitivamente la struttura. Per aiutare questi animali la LAV sta impegnando numerose risorse, facendosi carico, grazie al sostegno di soci e donatori, anche di ingenti spese economiche per attività indispensabili, come visite veterinarie e degenza clinica, educatori cinofili, trasporto, spese legali, ecc.
Stando a quanto risulta dai sopralluoghi della LAV la situazione dei cani e gatti ricoverati nel canile Parrelli è la seguente:
- alimentazione scadente e non adeguata alle differenti esigenze nutritive degli animali;
- criticità nella preparazione e nella conservazione del cibo;
- condizioni igieniche disastrose (es. bidoni e vasche usate per preparare il cibo. Presenza di deiezioni solide e liquide anche vicino al cibo);
- gli scoli e i pozzetti di raccolta che attraversano i box sono pericolosi sotto il profilo sanitario;
- inadeguatezza di alcuni materiali della struttura: patchwork di reti metalliche che possono esporre gli animali a lacerazioni; tavole di legno che trattengono acqua e umidità esponendo gli animali a rischi sanitari;
- grave situazione sanitaria di molti animali, con trentasei decessi avvenuti nei nove mesi successivi al sequestro;
- frequenti patologie e lesioni cutanee ascrivibili, secondo perizia medico veterinaria, a “negligenza”.
Al momento attuale a Roma c’è, quindi, una situazione di emergenza adozioni: si cercano con urgenza famiglie disponibili in tutta Italia ad accogliere i cani e i gatti del canile Parrelli. Sul sito della LAV ci sono tutti i dettagli per queste adozioni: fatevi avanti!