Petsblog Cani Blat, il cane che riconosce con il fiuto i noduli maligni

Blat, il cane che riconosce con il fiuto i noduli maligni

Blat è un cane molto particolare: il suo fiuto è in grado di riconoscere la presenza di tumori maligni nelle persone.

Blat, il cane che riconosce con il fiuto i noduli maligni

Oggi vi presentiamo Blat: si tratta di un cane, un meticcio frutto di un incrocio fra un Labrador retriever e un Pitbull. Blat è diventato il cuore di uno studio che è stato presentato alla conferenza mondiale sul tumore polmonare. In pratica Blat, come altri cani addestrati, è capace di fiutare la presenza di tumori maligni nelle persone, semplicemente annusando le esalazioni dei pazienti. La ricerca in questione è stata presentata al pubblico da Angela Guirao, della Hospital Clinic di Barcellona. Questa equipe non è nuova a studi del genere: già in precedenza avevano spiegato che era possibile addestrare i cani a trovare i tumori polmonari. Ma il nuovo studio è andato oltre.

Come fa Blat ad annusare la presenza di neoplasie maligne?

Lo studio non si è limitato a dimostrare che Blat era in grado di fiutare la presenza di noduli maligni in pazienti affetti da tumore. La ricerca ha mostrato che Blat poteva identificare la presenza di tumori maligni annusando gas esalati col respiro dai pazienti.

Secondo quanto spiegato da Angela Guirao: “I cani cambiano il loro comportamento in base alla presenza di varie patologie. La nostra ipotesi è che il tumore al polmone cambi la natura dei composti volatili organici esalati da un paziente, in modo da poter così essere individuati nel respiro dal momento che queste esalazioni arrivano direttamente dall’organo malato”.

Tutto ciò potrebbe essere utile per poter far diagnosi precoce, visto e considerato che, come sottolineato dalla Guirao, il 75% dei pazienti fa diagnosi in stadi avanzati della malattia, quando ormai la patologia non può più essere curata. Ma questa tecnica, basata sull’olfatto di cani addestrati, unita alla TC potrebbe aiutare in vista di una diagnosi più precoce.

Sembra che nello studio effettuato, Blat abbia riconosciuto 27 pazienti su 30 affetti da tumore polmonare. Tre di questi pazienti avevano un tumore maligno. Chi ha cani non si stupirà del successo ottenuto da Blat: è indubbio che i cani abbiano un senso dell’olfatto molto più sviluppato del nostro. E così come è possibile insegnare al cane a cercare la droga o superstiti in corso di catastrofi, è anche possibile insegnargli a cercare odori particolari come le esalazioni modificate di un paziente con tumore polmonare. Il problema, però, è riuscire a identificare modelli standard di queste esalazioni, in modo da uniformare lo screening.

Via | Academic.oup

Foto | Screenshot dal video di YouTube

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