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Trombiculiasi nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Oggi parleremo di una malattia parassitaria della pelle dei cani e dei gatti non molto conosciuta: la trombiculiasi. Andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Trombiculiasi nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Fra le tante malattie dermatologiche di origine parassitaria di cui possono soffrire cani e gatti abbiamo la trombiculiasi, patologia provocata dalle larve dell’acaro Neotrombicula autumnalis. Occhio che queste larve possono infestare anche l’uomo. Non si tratta comunque di una malattia di frequente riscontro.

Cause e ciclo biologico

Come dicevamo, la causa della trombiculiasi è la forma larvale dell’acaro Neotrombicula autumnalis, noto anche come Trombicula autumnalis. L’acaro nella fase adulta vive in realtà nell’ambiente esterno, mentre la forma larvale può infestare cane, gatto e uomo. Le larve si riconoscono facilmente in quanto hanno un colore rosso-arancio molto brillante. La femmina dell’acaro depone le uova sul terreno, queste schiudono e dopo una settimana le larve infestano l’ospite.

Dopo 3-15 giorni, tempo medio in cui la larva si nutre, ecco che la larva abbandona l’ospite, diventa adulta e ricomincia il ciclo. Il ciclo in totale è lungo, dura 50-70 giorni, ma viene assai influenzato dal clima. Per esempio in Europa le femmine depongono le uova in primavera ed estate, quindi le larve arrivano di solito in tarda estate e in autunno. Tuttavia a causa delle variazioni del clima, non stupitevi se vedete le larve anche in altre stagioni.

Sintomi e diagnosi

Potete trovare le larve di trombicula negli spazi interdigitali, nel letto ungueale, sul muso, sulle palpebre, sui padiglio auricolari e sulla pancia. Di solito tendono a riunirsi in gruppetti arancioni abbastanza numerosi. Nella maggior parte dei casi l’infestazione è asintomatica, ci si accorge del problema perché non è normale vedere dei punti arancioni sul nostro pet.

In alcuni casi tuttavia, a causa di fenomeni allergici individuali, possiamo anche avere sintomi di dermatite come:

  • prurito più o meno intenso che persiste anche dopo che le larve sono andate via
  • lesioni papulo-crostose
  • lesioni da autotraumatismo con alopecia, ulcere, croste, escoriazioni

La diagnosi è clinica: si individuano dei sospetti puntini arancioni che non dovrebbero stare sul pet, li si preleva, li si osserva al microscopio e si vedono le larve che fanno ciao ciao con le zampine. Lo scotch test è particolarmente indicato per la diagnosi e non è assolutamente invasivo. Se però ci sono pochi parassiti, allora si potrebbe anche provare ad effettuare un raschiato cutaneo. Ovviamente la diagnosi differenziale viene posta con altri parassiti esterni e con le diverse malattie allergiche, i sintomi sempre quelli sono.

Terapia

Dunque, in Italia non è registrata nessuna molecola per il trattamento specifico della trombiculiasi nel cane e nel gatto, ma fortunatamente alcuni prodotti di comune uso si sono dimostrati estremamente efficaci. Per esempio il Fipronil spot-on funziona bene, così come le permetrine spray associati a piriproxifene, ma solamente nel cane. Anche la selamectina spot-on funziona bene e si può usare sia sul cane che sul gatto. Inoltre queste molecole hanno anche effetto preventivo: se il cane o il gatto si sono infestati, è probabile che nell’ambiente dove vivono ci siano gli adulti della trombicula e quindi sono a continuo rischio di re-infestazioni. Applicando con regolarità questi prodotti dovremmo non solo curarli, ma fare anche prevenzione.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Luisdcarbia

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