Petsblog Cani Virus Chikungunya: c’è possibilità di trasmissione a cani e gatti?

Virus Chikungunya: c’è possibilità di trasmissione a cani e gatti?

Esiste una possibilità di trasmissione del virus Chikungunya in cani e gatti in Italia e all'estero?

Virus Chikungunya: c’è possibilità di trasmissione a cani e gatti?

Virus Chikungunya – L’idea per questo articolo è nata perché quando tornano alla ribalta malattie particolari come questa, i proprietari di animali si allarmano che tale patologia possa essere contagiosa anche per i loro beniamini a quattro zampe. Ecco che allora siamo andati a fare qualche ricerca spulciando un po’ di articoli visto che questa patologia non è compresa nel corso di studi di Medicina Veterinaria e abbiamo scoperto che in alcuni casi sono stati segnalati in cani e gatti di aree infestate positività agli anticorpi del Virus Chikungunya, ma non la malattia.

Virus Chikungunya: cani e gatti sono a rischio?

L’articolo dal titolo “Chikungunya antibodies detected in non-human primates and rats in three Indian Ocean islands after the 2006 ChikV outbreak” ci parla proprio del ruolo dei vertebrati nell’epidemiologia della malattia provocata dal virus Chikungunya. In realtà ci sono anche diversi altri studi che parlano del medesimo argomento, solo che a volte i risultati scovati sono stati discordanti. In questo caso ci si riferiva esplicitamente all’epidemia di Chikungunya del 2006 avvenuta nelle aree dell’Oceano Indiano.

A quell’epoca venne prelevato il sangue da 18 specie di mammiferi e rettili presenti nelle zone colpite. Lo studio ha messo in luce come la trasmissione preferenziale riguardi sempre i primati, mentre gli altri vertebrati sarebbero stati ininfluenti dal punto di vista dell’epidemia. L’Arbovirus responsabile della malattia di Chikungunya preferisce i primati come ospiti definitivi e riconosce la zanzara come mezzo di trasmissione.

Tuttavia altre specie animali potrebbero essere considerate ospiti di riserva. Per esempio, in Africa alcuni studi hanno rivelato la presenza di anticorpi in roditori, uccelli, rettili e mammiferi domestici residenti in prossimità degli habitat antropofili delle zanzare. Tuttavia la positività anticorpale rilevata basandosi su test di inibizione dell’emoagglutinazione o di fissazione del complemento raramente è stata poi confermata dal test gold standard per il rilevamento degli anticorpi del CHIKV, che sarebbe il test della neutralizzazione virale.

Sintomi che hanno fatto sospettare la presenza della malattia in cani e gatti appartenenti a persone in cui c’era stata una recente diagnosi di CHIKV sono stati:

  • febbre
  • mialgia
  • artralgia

Tuttavia altri studi hanno dimostrato l’assenza di anticorpi per il virus Chikungunya nei gatti, per esempio. Per questo prima vi parlavo di studi contrastanti.

Cosa vuol dire?

Il fatto che siano stati trovati gli anticorpi (fra l’altro poi non più rilevati col test della neutralizzazione virale) potrebbe essere indice del fatto che cani e gatti possono venire a contatto col virus, soprattutto se vivono accanto a pazienti malati e magari sviluppare anticorpi, ma non è detto che sviluppino per forza la malattia. Il che vuol anche dire che se avete un cane o un gatto qui in Italia con febbre, dolori muscolari o dolori articolari, prima di pensare al virus Chikungunya, la lista di diagnosi differenziali comprende molte altre malattie decisamente più probabili.

Virus Chikungunya: sintomi, terapia e cura in Italia

Per ulteriori approfondimenti in merito a sintomi, diffusione, terapia e cura del virus Chikunguya in Italia, vi rimando agli approfondimenti realizzati dai nostri amici di Scienza e Salute:

Qui vi darò solamente le informazioni indispensabili per conoscere meglio questa malattia. Il virus Chikungunya è un Arbovirus che colpisce preferenzialmente i primati, trasmesso da zanzare (qui da noi soprattutto dalla zanzara tigre, attiva anche di giorno). L’incubazione della malattia dura 2-12 giorni e come sintomi abbiamo:

  • febbre alta e improvvisa
  • forti dolori alle articolazioni tali da impedire i movimenti dei pazienti (può durare anche alcune settimane)
  • dolori muscolari
  • mal di testa
  • affaticamento
  • rash cutaneo

Anche se la maggior parte dei pazienti si riprende completamente, in alcuni casi i dolori articolari possono durare mesi o anni. Talvolta i sintomi sono lievi e vengono confusi con quelli di altre malattie virali. Complicanze possono essere:

  • problemi oculari
  • lesioni neurologiche
  • problemi cardiaci
  • problemi gastrointestinali

In pazienti immunodepressi, con altri gravi malattie o anziani, la malattia può anche essere una concausa di morte. Fra le diagnosi differenziali abbiamo:

  • Dengue
  • Febbre gialla
  • West Nile
  • Encefalite giapponese
  • patologie da Hantavirus

Non esiste terapia per questa patologia, a parte quella sintomatica e non esiste vaccino per il virus Chikungunya.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | ferrucciozanone

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