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Cani e gatti hanno cominciato a far parte della famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale

Pare che cani e gatti abbiano cominciato a far parte della famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale, ecco perché.

Cani e gatti hanno cominciato a far parte della famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale

Sembra che cani e gatti abbiano cominciato a far parte della famiglia davvero solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche se la tendenza era cominciata già ad inizio secolo. Tutto comincia, infatti, nel 1896 a Manhattan: una donna era andata dal suo veterinario per chiedergli se poteva dare una sepoltura adeguata al suo amico a quattro zampe. Così il veterinario si offrì di seppellirlo nel suo meleto. Da lì ben presto il veterinario ricevette altre richieste del genere: era nato il primo cimitero per animali negli Stati Uniti, l’Hartsdale Pet Cemetery & Crematory. Tuttavia è uno studio recente effettuato sulle lapidi degli animali domestici a svelare che il punto di svolta fu dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Cani e gatti come animali di famiglia nel dopoguerra

E’ stato Eric Tourigny ad avere l’idea di analizzare le lapidi degli animali domestici, chiedendo aiuto anche ai più grandi cimiteri per animali domestici nel Regno Unito. Le prime lapidi per animali testimoniano non solo che le persone cominciavano a prendere maggiore coscienza degli animali domestici nell’ambito famigliare (prima di allora avrebbero semplicemente buttato i corpi nel fiume), ma anche come, almeno all’inizio, tali lapidi riportassero solo il nome, la data della morte e al massimo una frase tipo “Vecchio amico”.

E’ solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, però, che ci sono stati dei grandi cambiamenti. Sui testi delle lapidi cominciarono a comparire scritte come “Piccolo angelo di mamma o papà” o anche “Fluffy Smith”, con il cane Fluffy che veniva indicato col cognome della famiglia.

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Prima del 1910, meno dell’1% delle lapidi esaminate si riferivano ad un animale domestico come ad un membro della famiglia. Dopo la guerra, invece, il 20% delle tombe presentava gli animali domestici come membri della famiglia e l’11% usava i cognomi. Inoltre cominciarono ad aumentare anche le tombe dei gatti.

Fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, in effetti, cani e gatti cominciarono a vivere maggiormente in casa: l’avvento degli antipulci e delle lettiere per gatti fu una manna in tal senso. Anche le famiglie diventarono più piccole e prospere, dando loro maggior tempo per dedicarsi ai loro compagni animali.

Da allora le cose si sono continuamente evolute fino ad oggi, dove nel 2016 a New York è diventato legale seppellire gli animali domestici insieme ai loro proprietari nei cimiteri umani.

Via | Science Mag

Foto | Pixabay

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