Petsblog Cani Rottura del legamento crociato nel cane: cause, sintomi e terapia

Rottura del legamento crociato nel cane: cause, sintomi e terapia

Parliamo di una patologia ortopedica frequente: la rottura del legamento crociato (o dei legamenti crociati) nel cane. Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Rottura del legamento crociato nel cane: cause, sintomi e terapia

Rottura del legamento crociato nel cane – Sciatori e calciatori conoscono bene la rottura del legamento crociato. La stessa cosa può succedere anche nei nostri cani (anche nei gatti a dire il vero, ma più raramente). Diciamo che la rottura del legamento crociato (o dei legamenti crociati quando si è particolarmente sfortunati) è una delle patologie ortopediche di più comune riscontro nei nostri cani. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia in caso di rottura del legamento crociato (o dei legamenti crociati, con o senza interessamento anche dei menischi) nel cane.

Rottura del legamento crociato nel cane: cause e sintomi

Prima di tutto dobbiamo vedere cosa siano i legamenti crociati. Sono due legamenti disposti a croce nel ginocchio, ce n’è uno anteriore (quello che si rompe più spesso) e uno posteriore. Queste legamenti servono a mantenere unite le ossa che formano il ginocchio. Ma come fa il cane a rompersi il legamento crociato? Di norma serve una forza torcente il ginocchio. Che tradotto in pratica vuol dire cani che saltano parecchio, cani che si girano improvvisamente mentre stanno facendo un salto, cani che scattano per fare una corsa con la zampa che gli rimane impigliata magari in una fossa del terreno: ecco che la tibia in questo caso rimane bloccata, il femore va avanti di prepotenza e il povero legamento crociato in mezzo viene rotto.

Ci sono alcune razze con legamenti più deboli, particolarmente predisposte alla rottura del legamento crociato. Tuttavia fisiologicamente i legamenti diventano più deboli col passare degli anni e si lacerano più facilmente. Fra i fattori predisponenti, poi, bisogna anche considerare l’obesità. Nei cani di grossa taglia, poi, frequentemente il legamento crociato si rompe per via di traumi durante il gioco o l’attività fisica, soprattutto per via del peso maggiore. Nei cani di piccola taglia, invece, frequenti le debolezze congenite dei legamenti crociati.

I sintomi di rottura del legamento crociato nel cane sono:

  • zoppia improvvisa con guaito a seguito di esercizio fisico o durante una corsa
  • il cane inizialmente cammina a tre zampe, la punta della zampa può toccare terra, ma il cane non carica peso
  • zoppie intermittenti in caso di legamenti lacerati, ma non rotti o in caso di rotture di vecchia data con già artrosi

Una particolarità del cane con rottura del crociato è che inizialmente zoppicherà vistosamente non appoggiando la zampa a terra. Se si decide di non intervenire chirurgicamente, dopo un certo periodo di tempo la zoppia sembrerà migliorare, ma non fatevi ingannare: il cane non è guarito. Il fatto è che se non si opera, quel ginocchio rimane instabile e quindi di avrà formazione di artrosi. Nelle fasi iniziali di artrosi, il ginocchio paradossalmente sembrerà stabilizzarsi perché c’è l’artrosi che lo tiene fermo, quindi la zoppia si ridurrà fino a sparire a volte. Solo che passando il tempo, l’artrosi andrà avanti e peggiorerà, provocando infine zoppia cronica e dolore al cane.

Rottura del legamento crociato nel cane: diagnosi e terapia

A seguito di visita clinica e di anamnesi, il veterinario potrebbe consigliarvi di fare una visita ortopedica di conferma, a volte con annessa radiografia del ginocchio per capire se ci siano stati altri danni all’articolazione. Ricordatevi che direttamente non si vede il crociato rotto su una radiografia, ma si possono individuare dei segni che messi insieme alla “manovra del cassetto” permettono di fare diagnosi.

Fondamentalmente la terapia definitiva per un crociato rotto è la chirurgia. La terapia medica non può riparare il crociato, al massimo toglie un po’ il dolore, ma non si possono dare antidolorifici di continuo. Ci sono diversi tipi di intervento che si possono fare, starà all’ortopedico scegliere quello più indicato basandosi anche sulla tipologia di cane. Dopo l’intervento il cane andrà tenuto a riposo e fasciato. Considerate che comunque sia un po’ di artrosi si formerà anche quando il cane sarà più grande, anche se operato, ma a livelli minori rispetto al non aver fatto l’intervento.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | rubber_slippers_in_italy

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