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Enteropatia antibiotico responsiva nel cane: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di enteropatia antibiotico responsiva nel cane? Andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Enteropatia antibiotico responsiva nel cane: cause, sintomi e terapia

Prima di tutto vediamo cosa si intende con enteropatia antibiotico responsiva, acronimo ARE, precedentemente nota come SIBO o small intestinal bacterial overgrowth (qui è la patologia esistente a provocare la sovra crescita batterica, nella Are la crescita batterica è primaria). Si tratta di una forma di enteropatia infiammatoria cronica che risponde alla terapia antibiotica e di cui non si sa bene la causa. Si tratta di una malattia descritta finora nel cane, nel gatto al momento non ci sono prove dell’esistenza dell’enteropatia antibiotico responsivo.

Cause

Come dicevamo prima, la fisiopatologia dell’enteropatia antibiotico responsiva non è ancora chiara, ma appare accertato che a causare i problemi più che il numero dei batteri, sia il tipo di batteri. Molto probabilmente il problema nasce da un’errata interazione fra la flora microbica intestinale e il sistema immunitario locale, soprattutto le IgA della mucosa intestinale. Altri propongono anomalie a livello dei recettori.

Inoltre bisogna anche considerare che enteropatia antibiotico responsiva e IBD spesso si possono sovrapporre, quindi anche questo fatto concorre a creare confusione in merito. Comunque sia, indipendentemente dalla fisiopatologia, ecco che in caso di enteropatia antibiotico responsiva i batteri competono per i nutrienti, danneggiano la mucosa, provocano malassorbimento dei grassi, si ha aumentata ipersecrezione a livello del colon: tutto ciò fa sì che si alteri la funzionalità della mucosa intestinali, si sviluppi l’infiammazione e si abbiano i sintomi.

Sintomi e diagnosi

L’enteropatia antibiotico responsiva di solito la si trova nei cani di taglia grande, nei giovani. Tipica la presenza di ARE nel Pastore tedesco, mentre pare che non sia stata descritta nei cani di piccola taglia. I sintomi di enteropatia antibiotico responsiva sono:

La diagnosi deriva dall’anamnesi, dall’evidenza della risposta alla terapia antibiotica e dalle recidive alla sospensione della suddetta. Ma la diagnosi di certezza è difficile da ottenere, non esiste un esame specifico che permetta di distinguere la Are dalle altre enteropatie croniche. L’esame del TLI serve per escludere l’insufficienza pancreatica (spesso causa di SIBO), mentre elevate concentrazioni di folati e ridotte concentrazioni di cobalamina fanno propendere per la ARE (i batteri aumentano la produzione di folati e riducono l’assorbimento della vitamina B12). Anche l’endoscopia e l’istologia non ci vengono in aiuto, perché in corso di enteropatia antibiotico responsiva non si hanno alterazioni patognomoniche. Praticamente per fare diagnosi di enteropatia antibiotico responsiva bisogna prima escludere tutte le altre cause di enteropatia cronica, eliminare le cause di SIBO, valutare una buona risposta agli antibiotici e poi valutare la recidiva dei sintomi alla sospensione dei suddetti.

Terapia

Se il vostro cane soffre di enteropatia antibiotico responsiva dovete subito capire che il cane si porterà appresso la patologia a vita, non esiste cura per risolvere definitivamente la ARE, ma con gli antibiotici si tengono i sintomi sotto controllo. Metronidazolo, ossitetraciclina e tilosina sono gli antibiotici più usati. Occhio che la terapia va continuata per almeno 4-6 settimane, quindi non cadete nella facile tentazione di sospendere l’antibiotico dopo due giorni “perché tanto ho visto che il cane stava bene”. Già vista la natura della patologia è inevitabile incorrere in fenomeni di antibiotico-resistenza, se poi ci sommiamo anche interruzioni troppo precoci, il danno è fatto. Agli antibiotici vanno poi associati prebiotici e probiotici, oltre a una dieta altamente digeribile e povera di grassi oppure una dieta ipoallergenica.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | imagesbywestfall

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