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Nanismo ipofisario nel cane: cause, sintomi, diagnosi e terapia

Parliamo del nanismo ipofisario nel cane, con particolare riferimento al Pastore tedesco, al Lupo Cecoslovacco e al Cane Lupo di Saarloos. Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Nanismo ipofisario nel cane: cause, sintomi, diagnosi e terapia

Esiste una forma di nanismo ipofisario del cane che colpisce soprattutto cani di razza Pastore tedesco, ma che è stato descritto anche nel Cane Lupo Cecoslovacco e nel Cane Lupo di Saarloos. Tuttavia anche cani di altre razze potrebbero sviluppare questa malattia genetica congenita che causa un’alterata crescita del cane. I sintomi base del nanismo ipofisario del cane sono quelli di una crescita ritardata. Si è visto che molti Pastori tedeschi sono portatori della mutazione genetica capace di causare questa malattia.

Nanismo ipofisario nel cane: sintomi e cause

Premettiamo subito che il nanismo ipofisario nel cane è una malattia rarissima, è difficile vedere un cane affetto da tale patologia. Come anticipavamo, è una malattia che tende a manifestarsi di più nel Pastore tedesco e nel Cane Lupo di Saarloos, anche se pare interessare anche il Lupo Cecoslovacco e altre razze.

Quello che succede è che l’ipofisi, una ghiandola posta nel cervello e nota anche come ghiandola pituitaria (da non confondere con l’epifisi o ghiandola pineale), non riesce a produrre l’ormone della crescita (GH). In realtà l’ipofisi è responsabile anche della produzione di altri ormoni, come l’ormone tireotropo (TSH), la prolattina, l’ormone follico stimolante (FSH) e l’ormone adrenocorticotropo (ACTH).

Se la ghiandola ipofisaria del cane non riesce a produrre l’ormone della crescita, ecco che nel cane si manifestano i sintomi del nanismo ipofisario (i sintomi si vedono nei cani malati sin dalla nascita, quando il cane è cucciolo, ma i portatori sani del gene, invece, non manifestano alcun sintomo):

  • già alla nascita il cucciolo appare più piccolo rispetto al resto della cucciolata
  • crescita stentata, il cane rimane più piccolo del dovuto
  • il pelo non cresce
  • alopecia
  • la cute diventa nera, scura, dura e con squame
  • ridotte difese immunitarie con continue infezioni batteriche secondarie

Spesso nei cani affetti da nanismo ipofisario, si ha anche la contemporanea mancanza anche di altri ormoni prodotti dall’ipofisi, con annessi sintomi.

Nanismo ipofisario nel cane: diagnosi e terapia

La diagnosi di nanismo ipofisario nel cane non è sempre agevole. Oltre all’anamnesi e agli esiti della visita clinica, infatti, bisognerebbe misurare il livelli di ormone della crescita nel cane, cosa che in veterinaria in Italia non viene fatto. Si arriva a una diagnosi, però, per vie traverse: si può effettuare nella maggior parte dei laboratori, infatti, la misurazione della somatomedina (IGF-1), ormone la cui produzione viene direttamente stimolata dal GH. Si tratta, dunque, di una misurazione indiretta.

Per quanto riguarda la terapia del nanismo ipofisario, non esiste una cura vera e propria. Essendo una malattia genetica, non esiste rimedio e la prognosi rimane riservata: molti cani affetti da nanismo ipofisario non superano i 5 anni di vita.

Essendo una malattia genetica, sarebbe auspicabile testare i cani riproduttori: un test genetico per valutare se il cane sia portatore del gene mutato esiste anche qui da noi in Italia. In questo modo i cani portatori potrebbero essere esclusi dalla riproduzione, in modo da evitare di continuare a far nascere cuccioli malati, diffondendo così la malattia e danneggiando le razze coinvolte.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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