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Sterilizzare il cane non risolve tutti i problemi comportamentali

C'è questo mito popolare secondo il quale sterilizzare il cane risolve magicamente tutti i problemi comportamentali. Peccato che non funziona così.

Sterilizzare il cane non risolve tutti i problemi comportamentali

C’è una credenza diffusa fra i proprietari secondo il quale sterilizzare i cani risolve automaticamente tutti i problemi comportamentali ed educativi. Il cane maschio è aggressivo e incontrollabile? Sterilizziamolo e risolviamo il problema. Il cane non va d’accordo con l’altro cane? Sterilizziamolo e risolviamo il problema. Il cane mi mordicchia tutto il giorno? Sterilizziamolo e risolviamo il problema. Il cane tira al guinzaglio? Sterilizziamolo e risolviamo il problema. Il cane marca il territorio? Sterilizziamolo e risolviamo il problema. E potrei continuare così all’infinito. Mi spiace, ma dovete mettervi una cosa in testa: sterilizzare il cane non risolve magicamente tutti i problemi comportamentali del cane.

La sterilizzazione del cane e i problemi comportamentali

Il problema è sempre lo stesso: tutti vogliono la via facile e veloce, che risolva un problema che magari si è instaurato da anni in brevissimo tempo, con il minimo impegno possibile da parte del proprietario. Peccato che la lampada col genio non esista: se c’è un problema comportamentale si deve lavorare sodo su quel problema per risolverlo.

Sterilizzare il cane non è sempre la soluzione: a volte si rischia di peggiorare le cose, a volte non serve a niente perché non ci si è presi la briga di insegnare al cane come deve comportarsi correttamente. Secondo voi il cane pensa “Ok, mi hanno sterilizzato, quindi questo vuol dire che da ora in poi non morderò più quando mi mettono il guinzaglio, non aggredirò più il postino, non scapperò più ogni volta che vedo la porta aperta…”, come fa un cane ad imparare a comportarsi nel modo giusto quando l’unica cosa che abbiamo fatto è sterilizzarlo?

Sterilizzare i cani alcune volte viene consigliato dai veterinari comportamentalisti, ma solo in determinati casi per ridurre i livelli di ormoni sessuali e limitare alcune forme di aggressività, non certo tutte. Se un cane non ha imparato a socializzare correttamente, difficilmente imparerà a farlo solo perché non ha più i testicoli: bisogna insegnargli come si socializza.

Cosa fare?

A volte se non si è sicuri che la sterilizzazione possa aiutare a risolvere il problema (vedi per esempio in caso di femmine: a volte sterilizzandole, a causa della diminuzione degli estrogeni, ecco che quel minimo di testosterone prodotto dalle surrenali prende il sopravvento e si corre il rischio di avere una femmina più aggressiva di prima), si può optare per la sterilizzazione chimica. Se si vede che migliora la situazione, allora poi si opta per quella definitiva. In caso contrario, la sterilizzazione chimica è reversibile, per cui nel giro di sei mesi, tutto torna come prima.

Tutto questo però funziona se accompagnato da terapia rieducativo-cognitiva corretta. Il solito “Abbiamo fatto di tutto” spesso e volentieri vuol dire“Sono stato due volte dall’educatore, ma non mi è piaciuto/costava troppo, quindi poi ho fatto di testa mia”: senza nulla voler togliere, però facendo di testa vostra finora siete riusciti ad avere un cane con problemi educativo/comportamentali, forse è ora di agire sulla base di un punto di vista diverso e più corretto. Oppure: “Sono stato dall’educatore per tanto tempo, però facevo quello che mi diceva quando ero da lui, poi a casa mi comportavo come prima”. Secondo voi il cane cosa imparerà da tutto questo? Voi non cambiate comportamento, vi dimostrate non coerenti e il cane fa quello che gli pare.

La sterilizzazione serve? Sì, a volte, ma solo se cambiate approccio verso il cane e seguite ciò che vi dice l’educatore cinofilo/veterinario comportamentalista. Se non lavorate correttamente col cane, i problemi comportamentali rimangono esattamente lì dove sono.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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