Petsblog Cani Sindrome di Horner nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Sindrome di Horner nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Parliamo di una patologia particolare, la sindrome di Horner nel cane e gatto: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Sindrome di Horner nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Una malattia particolare di cani e gatti è definita come Sindrome di Horner. Ha un quadro clinico molto caratteristico, ma può essere associata a diverse malattie. Si tratta di una disfunzione del sistema nervoso simpatico: ogni causa capace di danneggiare questa innervazione simpatica dell’occhio, fin dal cervello, può causare la Sindrome di Horner. Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia della Sindrome di Horner nel cane e gatto.

Sindrome di Horner nel cane e gatto: cause e sintomi

Partiamo questa volta dai sintomi della Sindrome di Horner nel cane e gatto:

Il problema nella diagnosi è che traumi, infezioni o tumori lungo tutto il tragitto delle fibre nervose possono causare questa sindrome. Considerate che le fibre nervoso passano dal midollo spinale, arrivano alle prime vertebre toraciche, poi risalgono lungo il collo, passano molto vicino all’orecchio medio e infine finiscono nell’occhio. A complicare le cose, poi, ci si mette anche il fatto che nella metà dei casi non si riesce a trovare una causa della Sindrome di Horner, la quale viene definita come idiopatica. Solitamente queste forme, così come sono venute, passano da sole, ma ci possono volere anche più di quattro mesi.

Fra le cause di Sindrome di Horner abbiamo:

  • idiopatica
  • morsi sul collo
  • tiroidectomia
  • avulsione dei plessi cervicale e brachiali
  • otite media
  • polipi rinofaringei
  • tumori del mediastino
  • danno del midollo spinale fra T1-T3
  • traumi al collo
  • lesioni retrobulbari
  • neuropatie periferiche

Tutte queste cause hanno in comune il fatto che c’è un danno al sistema di innervazione simpatico dell’occhio. Tale danno provoca la miosi, la perdita di tono della muscolatura liscia, oltre che a uno squilibrio fra il sistema simpatico del nervo trigemino e quello parasimpatico del nervo oculomotore, cosa che provoca fra l’altro la miosi e l’anisocoria.

Sindrome di Horner nel cane e gatto: diagnosi e terapia

La diagnosi di Sindrome di Horner parte dall’anamnesi e dall’esito della visita clinica. Se ci fosse anche dolore, allora si potrebbe pensare a forme di uveite o ulcere corneali, ma l’assenza di dolore potrebbe indirizzare verso una Sindrome di Horner. A questo punto bisogna escludere tutte le cause viste sopra, tramite visita oculistica, radiografie, TC e RM.

A questo proposito, l’oculista potrebbe decidere di effettuare il test della fenilefrina all’1%: questo farmaco instillato nell’occhio provoca midriasi. Il tempo di risposta indica la gravità del danno al sistema simpatico: una risposta di 60-90 minuti indica anche un’assenza totale dell’innervazione simpatica dell’occhio, quindi la forma di Sindrome di Horner di primo ordine, la più grave.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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